NEL LUOGO NEUTRO 
1.
vivere nel luogo neutro
dove non c´è un granchè da fare
se non farsene una ragione
dove per caso non si passa
ma bisogna proprio volerci andare
dove vivere significa scontare
e riscontare inesorabilmente le stesse
colpe sull´agile pallottoliere
2.
e non c´è tempo nel luogo
neutro per migrare o arrendersi
per sollecitare evidenze sensibili
solo il panico di un io imprevisto
l´assolo di un calpestio lungo
tutto il marciapiedi da rifare
e parabole enormi sulle fronti
e automobili sorde come carri armati
3.
ci si può vivere volendo
senza alcun dubbio discrepando
in un´enorme coincidenza
pedalare o pregare presto presto
svaporando nel rischio di perdersi
lo spettacolo per la mente
obnubilando ai quattro interessi un cuore
insulso come pane raffermo
4.
se poi succede qualcosa subito
il risucchio lo sprofonda
si riprende nuovamente la danza
agra che i cervelli concentra
come biglie nel buco
lo schiocco della ferita
l´inesauribile innesco della ricucitura
così si neutralizza la ricerca
5.
sembra di aver scelto il nulla
di aver piantato le unghie per terra
di aver visto crescere a viluppo
una cultura
tra friabili interstizi di cementi e
accurati calcestruzzi dell´ostinazione
sembra ancora di udire ogni mattina
l´urlo dell´erba ben rasata
6.
mentre cresce la pianta insettifuga
che insieme nasconde e protegge
e bisbiglia tutto il resto si sfronda
fra vampe di paralisi
nel buio folle dei microsecondi
gli schermi accesi smobilitano l´ordine
statico¬giallognolo dei lampioni
mentre ronza fluorescenza nei cervelli
7.
non resta che il sonno
per togliere grasso a interminabili veglie
tra ambulanze e sirene
generose mammelle in squarci
violetti di cielo il viavai degli umori
odorosi discorsi che lievitano
s´insinuano estranei dai balconi così
non resta che restare
8.
nel luogo neutro l´attesa
non è che un cimbalo che smuove
tutti i suoni violentandoli
penetra i muri sbatte gli intestini
sfoglia esseri in sagome ritmiche
miserie stratiformi di cartone rullando
il riciclo sentimentale delle funzioni
primarie dai adesso girati
9.
l´organo rudimentale li perseguita
s´infila normalmente nella loro consuetudine
scatenandosi/scatenandoli
da tempeste di dubbi e di briciole critiche
circoscrivendone il luogo
nel morbo dei suoi alberi
nella collera pneumatica e geometrica
del capannone ipertecnologico
10.
ciò che rende forza la stasi
è la continua illusione di evolvere
nel conforto tecnologico
il cibernauta informatico che deforma
il luogo neutro nel vampirismo
di un fedele appagamento
ma il monito è un´elice una punta
d´orecchio una mobile cute di pelo originario
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