Nella forma il destino
Ha le mie forme le mie
movenze il mio destino.
Destino uguale obiettivo
meta destinazione luogo.
In tutto coincide anche
nel carico da condurre.
Carico come veicolo per
attrezzi mezzi , materiali.
Luogo destina veicolo
mezzi cedono obiettivo
materiali dicono forme
attrezzi affinano curve.
Affinato il mio destino
nel volume del mondo.
Dotata del corpo della
viva materia in itinere
del formarsi e decifrarsi
sono responsabile di un
bene che ha forma ed è
ulteriore al modellato.
Vastità del motore del
creato indecifrabile via.
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Derubato il corpo vero
Essere Apparire Stare
Una linea continua mi
separa tra me e me mi
separa. Io diniego cosa
sia l´altro me confido
sia una proiezione sia
di ciò che appare sovra
quel che sono or sono.
Allora sono. Anche se
la linea separata scuce
quel che sono da quel
che appaio. M´induce
a ripensare dove sono
riottenendo corpo vero.
Come uniformare agli
occhi l´incarnato nero.
Come girare volume al
corpo valso a dismisura.
Al corpo del mondo nel
suo offrirsi a peso d´oro.
Riportare a casa vivo il
corpo il giorno quando
è sera quando mi hanno
amata odiata o uccisa.
Voglio riportare vivo
il corpo a chi lo ha creato.
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Coniugare spazialità
Guardare da un ponte
verso l´origine e dirla
con le linee dinamiche
di un percorso viabile.
Di pilastri agganciati
reggenti come colonne
del tempio che unisce
terre separate distinte.
Sotto scorre un acqua
che sottolinea i profili
d´immanente gettata
sul cielo sotto vento di
strutture nel cemento.
Rimodellando pietre.
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Oltre la massa
Corpo di pietra
massa di cuore
motore di fuori.
Un filo d´acqua
spegne l´attrito.
Azione di forma
tras-formazione
neo-formazione
immaginazione
di una possibile
visiva in-azione
del marmo nelle
vie della citta.
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