Letture 2009 | |
Cittàteatro |
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Ogni città è un mondo possibile. Perché la città nasce dal caos e dalla necessità. E figlia dell’anarchia e patria del disegno. E' un ordine spontaneo, eppure nasconde un piano. Certo, le città possono essere diverse per viabilità e visibilità. Ma tutte sono belle. E tutte sono ricche. Se i nostri occhi lo sono. Se accettano qualcos’altro nel loro mondo. Le città non sono solo polis e polemos, ma anche pathos. Perché mettono in scena Sofocle e Beckett, Aristofane e Pirandello, rumori e silenzi, dissonanze e drammaturgie, tragedie e commedie, cori e monologhi. Soprattutto contraddizioni. Si chiede alla città di crescere e moltiplicarsi, assumere le sembianze di un gabbiano che vola lontano, offrire figure alle utopie, essere il segno di una volontà di cambiamento, adottare canoni estetici in grado di accogliere la tensione e la passione dell’uomo che ama la sfida del cielo e si protende verso un differente orizzonte.
Massimiliano Finazzer Fiory, saggista, autore teatrale ed editorialista, è curatore di rassegne culturali e ha diretto numerosi spettacoli imperniati sui rapporto tra arte, letteratura, filosofia e teatro. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Non solo luce. Milano, frammenti di notte urbana (2005); Altri conformismi (2005); La parola contesa tra filosofia e scienza (2005 e 2006); Dove fede e ragione si incontrano?; Omaggio ai Navigli (2007); Monte Napoleone. La parola e l’immagine (2007); Il Gioco serio dell’Arte (2008).
www.finazzerflory.it
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