Letture 2009

Inestetica

 
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"Per 'inestetica' intendo un rapporto della filosofia con l'arte che , conscio del fatto che l'arte é in sé produttrice di veritá, non pretende affatto di farne un oggetto della filosofia. Al contrario della speculazione estetica , l' inestetica descrive gli effetti strettamente intrafilosofici prodotti dalle singole opere d'arte".

Alain Badiou , aprile 1998



Insieme alla Metapolitica (Cronopio, 2002) e all’Ontologia transitoria (Mimesis, 2007), l’Inestetica fa parte della trilogia del 1998, che a sua volta costituisce un ponte tra i due grandi trattati teoretici di Badiou, Essere e evento (Il Melangolo, 1995) ed il recente Logiques des mondes (Seuil, 2006), esemplificando al tempo stesso le conseguenze della teoria delle “quattro procedure di verità”: politica, scienza, amore e arte. L’Inestetica sarà allora per Badiou nient’altro che l’arte di pensare assiomaticamente gli eventi singolari dell’Arte, senza suturarli alla filosofia, ma senza neppure rinunciare a pensarne gli effetti per la filosofia. In particolare è la poesia ad interessare Badiou, e la possibilità di emanciparne la ricezione filosofica dal ruolo profetico assegnatole dal lascito heideggeriano.


Alain Badiou (Rabat, 1937) è uno dei maggiori filosofi viventi. Insegna attualmente all’Ecole Normale Supérieure di Parigi. Quasi tutti i suoi testi fondamentali sono ormai disponibili in italiano. L’anno scorso è apparso in Francia il suo secondo grande libro speculativo Logiques des mondes (Seuil, 2006).


Livio Boni dottore di ricerca in Psicopatologia e Psicoanalisi all’Università di Parigi VII, collabora con diverse riviste italiane e francesi di filosofia, psicoanalisi e scienze umane (Rivista di Psicoanalisi, Psiche, La Rosa di Nessuno, Cliniques méditerranéennes, Essaim, Failles). Vive e lavora a Parigi.


cover by Marco Brollo

Mimesis Edizioni , www.mimesis.it

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