letture 2010 | |
Argonautiche |
Da ambo le parti l' onda scura ribolliva di schiuma, mugghiando forte per le spinte dei rematori possenti. Risplendevano al sole le armi,simili a fiamma, mentre la nave avanzava, e dietro di loro la lunga scia biancheggiava ininterrotta, come un sentiero che taglia la verde pianura.
Apollonio Rodio (Argonautiche, I, 542 – 547)
La leggenda degli Argonauti. che affonda le sue radici in epoca remotissima («la nave Argo a tutti ben nota» è menzionata in Omero, Od XII, 69-70), riguardava l’impresa di Giasone e dei suoi compagni, che erano giunti nel lontano paese barbaro della Colchide, sulla sponda orientale del mar Nero (Georgia), con la nave Argo. Il loro obiettivo era quello d’impadronirsi e di portare in Grecia il vello d’oro del montone su cui Frisso era volato dalla Grecia in quella lontana regione dell’Oriente, di cui allora era sovrano il crudele Eeta. La difficile spedizione era stata imposta a Giasone da Pelia, re di Iolco in Tessaglia, a cui Giasone aveva chiesto la restituzione del trono che Pelia aveva strappato ingiustamente a Esone, padre di Giasone ...
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