I
saggi di Michel Foucault presentati in questa raccolta trattano del
concetto di spazio contemporaneo secondo una duplice accezione: in
relazione generica al rapporto col potere e con gli apparati
collettivi; in relazione allo spazio del fuori, quello del vissuto.
In entrambi i casi centrale resta il concetto di eterotopia, quel
luogo che ha il potere di giustapporre diversi spazi che sembrano tra
loro incompatibili. Eterotopie, i non—luoghi della nostra
contemporaneità, sono per Foucault i cimiteri, gli specchi, i
musei e le biblioteche, le feste ma anche, paradossalmente, lo spazio
virtuale del linguaggio. Q uesto infatti si situa sempre in un
territorio sospeso, in quel “punto cieco da cui promanano le
cose e le parole nel momento in cui si portano verso il loro punto d
incontro”.
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