L’epica
di queste pagine è tutta ordinata per simboli e per metafore.
Infatti, diviene quasi inevitabile esprimersi in modo figurato —
e per traslazioni e per allegorie — se si vuole, con la fervida
determinazione del poeta, potere parlare prima che il linguaggio
usato increspi la cristallinità delle acque, come farebbe la
prora della nave che volesse procedere davanti all’onda che
essa stessa suscita al passaggio. Ci dà notizia, infatti, il
poeta, della sua incontaminazione espressiva capolinando da un oblò
aperto quasi per caso inopinato nella fiancata del suo naviglio: Se
mi salvo nei nomi / è perché non ho nulla nelle cose.
// Né le cose hanno me. […] A chi scrive, è
capitato di chiedere all’autore il significato del ricorso al
carattere corsivo, usato per contrassegnare alcuni testi collocati in
posizioni strategiche ovvero caricati di significati determinanti.
Fra le altre informazioni, Paolo Donini ha ritenuto opportuno
specificare che c’è un salto di registro […],
nei corsivi parla la medesima voce ma su un piano aperto e corale,
con un controcanto che viene dall’essere là fuori nella
lingua che impera, come in un campo di prigionia dove tutto sembra
dimenticato e anche il lirismo personale della perdita sembra tacere.
Quella medesima voce è pur sempre la voce dell’autore
che, all’interno del libro, si sposta nei differenti piani di
ricerca e di documentazione, fino a darci conto delle tracce e delle
orme del dicibile, in omaggio alle quali piace, a chi scrive questa
nota, ricordare in forma esemplare il discorso di Paolo Donini con
questi versi di congedo: La purezza di una sillaba antelucana, /
splende nella lingua d’ombra, custode / al valore dei labbri,
ha sgranato / questa parola che permane anzi sé; il segreto di
questo anticipo / dato alla frescura e alla quiete d’un
silenzio preposto / è il vasto eloquio compreso in pace, / la
lettera infinitamente iniziale o grande vocale, antevocale: /
l’incipitaria.
Sandro
Gros-Pietro
Paolo
Donini, nato nel 1962, vive a Pavullo nel Frignano, in provincia
di Modena. Svolge attività di operatore culturale e
curatore di mostre d’arte.
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