C.s.
n. 273 UNO del 06.06.2011
Nelle
ricorrenti kermesses d’arte
come la Biennale di Venezia e Documenta di Kassel
risulta evidente il rapporto fra i vari soggetti del sistema
dell’arte.
In occasione di questa Biennale 2011 la Casabianca –
da Museo/Laboratorio ad Archivio/Museo – confronta gli artisti
e le personalità presenti a Venezia con quelli della sua
Collezione anni ’60-’90
misurando la loro “tenuta nel tempo”.
Si
propone un piccolo parallelo con la Biennale, con i suoi padiglioni,
gli artisti, con quanto predisposto nei “fuori biennale”
come le manifestazioni collaterali, e con tutti i supporti mediatici:
dal catalogo ufficiale alle rassegne stampa. Ecco quanto scritto nel
“Domenicale del Sole 24 Ore” di domenica 5 giugno 2011 in
merito a questa Biennale:
«…le
lampadine sono in eccesso.»- Angela Vettese -
«…artisti
italiani più stipati che stimati.» - Pia Cappelli -
«…Venezia
è un bazar di spazi e storie.» - Marinella Venanzi -
In
“alfabiennale” di giugno 2011 la curatrice Bice Curiger
afferma: «…l’arte
è uno strumento per illuminarsi […]
uno strumento intellettuale
con possibilità di percezioni intuitive. E aggiunge: stavo
scrivendo un testo […]
sulle vetrate del
Grossmünster a
Zurigo create da Sigmar Polke, […]
quando mi
hanno chiesto di elaborare un concetto per la Biennale. Ero veramente
immersa nel pensiero della luce e di che cos’è
il vetro, e così è venuto il titolo:
ILLUMInazioni.» Sempre da “alfabiennale” di giugno
2011 si riportano alcune righe di Manuela Gandini: «Anna
Grigor’evna
Snitkina, seconda moglie di Dostoevskij, scriveva:
“Bisogna arrendersi a considerare la passione per il gioco come
una malattia incurabile”. Noi affermiamo, parafrasandola, che
bisogna considerare incurabile la passione per l’arte.»
ARTISTI
DELLA COLLEZIONE MENEGUZZO ALLA CASABIANCA DI MALO, PRESENTI ALLA
BIENNALE DI VENEZIA 2011 nelle varie sedi espositive ufficiali:
-Nel
padiglione centrale e nei quattro “parapadiglioni”(esposizioni
curate dalla direttrice della 54. Biennale Bice Curiger) Maurizio
Cattelan, Giovanni Colombo, Peter Fischli e David Weiss, Sigmar
Polke, Otto Muhel.
-Nei
padiglioni nazionali ai giardini in varie sedi Bernard
Aubertin, Beppe Bonetti, Fabrizio Plessi (al Padiglione Venezia).
-Nelle
varie sedi degli eventi collaterali alla Biennale Domenico
Bianchi, Herman De Vries, Massimo Lunardon, François
Morellet , Nino Mustica,
Hermann Nitsch, Antonio Riello, Maria Elisabetta Novello, Ed Ruscha,
Urs Lüthi, Fabio Mauri,
Maurizio Nannucci.
-Nel
padiglione Italia all’Arsenale
(esposizione curata da Vittorio Sgarbi) Carla
Accardi, Valerio Adami, Alberto Biasi, Agostino Bonalumi, Eugenio
Carmi, Sandro Chia, Leonardo Cremonini, Enzo Cucchi, Stefano Di
Stasio, Giosetta Fioroni, Salvatore Garau, Ezio Gribaudo, Paolo
Gubinelli, Franco Guerzoni, Paolo Icaro, Jannis Kounellis, Silvio
Lacasella, Marcello Lo Giudice, Federica Marangoni, Carlo Maria
Mariani, Gino Marotta, Luigi Ontani, Mimmo Paladino, Antonio
Paradiso, Gianfranco Pardi, Claudio Parmiggiani, Luca Maria Patella,
Achille Perilli, Michelangelo Pistoletto, Tino Stefanoni, Wainer
Vaccari.