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LIBRERIA
MONDADORI
(Piazza
delle erbe 9/a, Vicenza)
Venerdí
13 marzo, ore 21,00
presentazione
del libro
Dall'Adige
all'Isonzo. Poeti a Nord-Est (Fara,
2008)
leggeranno
Paolo
Campoccia, Roberto Cogo, Alessandra Conte
Erika
Crosara, Fabio Franzin, Stefano Guglielmin, Simone Lago,
Giovanni
Turra Zan.
presenta
Alessandro
Ramberti (editore)
Le
dieci voci qui raccolte sono fra le più significative,
valide e intense dell´Italia nordorientale. Diverse
generazioni, una varietà di poetiche e di stili:
dall´elegiaco allo sperimentale, dal soggettivo
all´impegnato, dal neoepico al destrutturato, dall´idillico
al sarcastico... ovviamente riveduti e corretti e a volte
compresenti nello stesso autore. Il filo rosso che percorre queste
sillogi è un approccio etico alla scrittura che è
condensazione di vite, sintesi di pensieri e sentimenti ben
radicati nella realtà, dunque vibranti, autentici, mai
solipsistici, spesso profetici. Le avvincenti ed empatiche
prefazioni dei due brillanti giovani critici e il commento di un
sodale che trovate in appendice a ciascuna raccolta ci donano
molteplici e penetranti chiavi di lettura per assaporare al meglio
queste pagine. Eccone degli assaggi-flash: «Le stelle perse
di vista / le riconosco al tatto, e ascolto» (Campoccia);
«l´imprevisto di un mondo impensato / si addossa alle
nubi» (Cogo); «Migrano certi figli non ancora bambini
/ di nuca in nuca» (Conte); «mettendole il seme della
mattità faceva gli occhi / più grandi, fungo la
prima metà rivoltava il respiro» (Crosara); «Penso
il tempo asciutto / di un volo rimandato di merlo» (Fierro);
«Tut dise de ´na stajòn che / mòre anca
se ´l sol scalda» (Franzin); «dopo l´arringa
delle mie labbra sperlari: / cercavi la radice, il tubero dolce»
(Guglielmin); «Quando chiudi la porta alle tue spalle è
uno stacco / uno stop dalla regia e bisogna fare presto»
(Lago); «si avvera ciò che matematici non riescono a
capire // che anche l´infinito si può moltiplicare»
(Tomada); «Navigante, abiti la plancia con il corpo / a
picco e hai per te un pensiero di riguardo» (Turra Zan).
Sono versi sui quali ci piacerà tornare per goderne la
ricchezza di suono, di senso, di profezia. I poeti ci possono
indicare in anticipo dove tutti noi stiamo andando (o dove si
desidera farci andare) e sanno, come sensibilissimi radar,
indicare le emergenze e aiutarci a navigare verso quelle mete per
cui vale davvero spendere la nostra vita. Nonostante il momento
non facile, c´è forse ancora una speranza da
coltivare e da far crescere: questi dieci autori ci dicono che la
poesia può dire in proposito qualcosa di importante e dirlo
in modo essenziale e splendido._
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