21
MARZO - 13 APRILE 2009
da Martedì a Domenica
15.00-19.00 , ingresso libero
Chiesetta dell'Angelo , Via Roma
80 , Bassano del Grappa (VI)
MEDITATE
CONTRADDIZIONI
Il
lungo percorso dall' "esprit de finesse" all' "esprit
de géométrie" nell’operare scultoreo di
Lucio Scortegagna è un severo dibattito iniziale —
verificabile nei risultati tra gli anni ottanta e novanta del
secolo scorso — in cui l’artista lentamente approda
alla razionalizzazione plastica del sentimento o della
sensualità: fase che Giorgio Segato definisce “corpi
ambigui “(2003). Dalla volontà di cogliere le
contraddizioni dell’esperienza umana visivamente espresse
attraverso l’insistita anatomia dei corpi, maschile e
femminile, lo scultore perverrà infine ad un rifiuto
liberatorio della naturalità sensuale, della pura fisicità
della forma per una aspirazione plastico-geometrica librata nello
spazio quasi come evento architettonico. Dalla complessa e
composita umanità uomo-donna l’artista, sul finire
degli anni novanta, divarica verso la pura identità
femminile in cui riconosce la matrice originaria del suo essere
connaturato alla terra, alle colline native, alla sua casa delle
origini quasi inevitabilmente ne connotasse le radici
riportandole al principio ancestrale di terra-madre-donna, alle
protostoriche veneri steatopigie delle cui opulenze ricorrono
echi nei rapporti tra pieno e vuoto, tra estreme translucide
morbidezze e l’apparire improvviso del taglio che tronca,
negli anni più recenti, il sinuoso andamento della forma.
Taglio netto, deciso, che determina angoli acidi ottusi di
colore, taglio opaco e spigoloso che nega, rifiuta e riduce il
corpo voluttuoso a lacerto da tavolo anatomico ma, nel contempo,
lo esalta, lo libera, lo smaterializza rendendolo capace di nuovi
rapporti con la luce e di nuove pregnanti valenze cromatiche. E’
questa crudezza, questi corpi come zolle riverse, questo taglio
impietoso la “salvezza” nell’opera di
Scortegagna; l’acribia con cui prende le distanze da un
passato culturale intriso di echi accademici, dall’aver
studiato, osservato - e amato- i moderni da Rodin a Moore, da
Brancusi a Martini, da Arp a Viani e di averne conservato gli
archetipi rifiutandone le soluzioni alla ricerca continua e,
direi, ossessiva della propria identitarietà. Allo stesso
modo lo scultore rifiuta la forma conclusa, equidistante,
modulare, dell’ uomo “vitruviano” a favore
della forma ellittica, aperta, bifocale e dialettica: l’ovale
primigenio, misura classica e anticlassica, potenziale
contenitore di ogni sviluppo in divenire e di ogni possibile
contraddizione: dialettica sospesa (G.Seveso, 2008), appunto. La
meditata contraddizione che distingue il fare di Scortegagna si
rivela compiutamente nelle opere recentissime e tuttora inedite,
offerte alla luce e alle sempre nuove e diverse variazioni
coloristiche di superficie, ora poste a confronto con i pannelli
a rilievo, presenti in questa esposizione, essenzialmente
geometrici, le cui differenze di spessore tattile e ottico
conducono al limite possibile dell’agire plastico
privilegiando la forza discernente della luce vibratile per cui
chiarezza razionale e meditate enfasi cromatiche risolvono in
“misura” un lungo, fecondo travaglio estetico e
creativo.
febbraio
2009
Flavia
Casagranda
IL
FASCINO DEL FARE
Vivo
del mio lavoro, ascoltando il fascino che da esso scaturisce,
assaporandone il risultato. Scoperto l’arcano, ecco il
passaggio a cercare oltre, per scoprire altre fascinazioni in una
continua volontà di superare la forma acquisita, verso
altri elementi che mi avvicinino ad altri elementi gratificanti.
Ricerca per sfuggire al tempo che, comunque, mi colloca in questo
agone di sfide. Ricerca di un assoluto: ambizione peregrina?
Forse! Ricerca di qualcosa che mi dia stabilità,
equilibrio certo, e che idealmente definisce l’Io, la mia
identità profonda e la consegna al tempo: ricerca di un
connubio tra emozione e ragione, in un unicum che ingloba
surrealtà metafisica, in un contesto anche di
strutturazione architettonica. Un fare vincolato alla legge
gravitazionale, ma che ad essa vorrebbe sfuggire; certo,
l’appoggio, l’ancoraggio, condizioni gravose per la
scultura, ma anche un fatto transitorio per un’opera in
grado di proporsi libera e docile, pronta ad interagire con il
fruitore. Non più il definito statico, predeterminato, ma
forma fluida che ha in sé gli input per essere modificata
da nuove prospettive ed emozioni in continuo divenire; un essere
che espande le sue connotazioni, rinvigorisce e sviluppa la
sorgente creativa in un sentire dinamico e propulsivo, che si
concretizza in suggestionate forme del pensiero, pronte ad essere
colte e trasformate, vibranti e vitali, nella materia.
Lucio
Scortegagna, 2008
NOTA
BIOGRAFICA
Lucio
Scortegagna è nato il 29 febbraio 1948 a Monte Magrè,
Schio (Vicenza), ove ha studio di pittura e scultura. Ha svolto
gli studi umanistici a Schio con i professori Luciano Marigo e
Ada Zanolo e gli studi artistici a Venezia presso il Liceo
Artistico e l’Accademia delle Belle Arti. Frequenta i
maestri del panorama artistico veneziano degli anni 1970/80 tra i
quali: Alberto Viani, Giuseppe Santomaso, Virgilio Guidi, Bruno
Saetti, Carmelo Zotti, Benito Tiozzo, Giorgio Zennaro. Dipinge
dal 1963 ed espone dal 1966. Dal 1977 svolge l’attività
di scultore non tralasciando mai la pittura, che riprende i temi
del rapporto forma -spazio. Come incisore, nei primi anni ‘70,
ha partecipato ai corsi tenuti alla Scuola Internazionale di
Grafica a Venezia approfondendone i contenuti e la tecnica con i
maestri Pio Penzo e Ada Zanolo. Per trent’anni è
stato docente di discipline plastiche nei licei artistici “U.
Boccioni” di Valdagno e “A. Martini” di Schio.
Ha organizzato e tenuto corsi di scultura. Di rilievo, per la sua
formazione artistico-culturale, sono stati i frequenti incontri
con Pierre Restany (1989-2002) a Milano, a Malo- Museo
CasaBianca, a Venezia, a Padova e Parigi. Dal 1989 collabora e
partecipa all’attività artistico-culturale della
“Fondazione D’Ars Oscar Signorini” Onlus di
Milano.
Studio
Via
Scortegagna, Monte Magrè - 36015 Schio (VI) - Italy tel.
329.8547404
lucio.scortegagna@virgilio.it
- www.Lucioscortegagna.it Abita a Schio, Via Rovereto, 147 - tel.
0445.527228
_