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VENERDI'
27 MARZO ORE 21
Aula
Consiliare
Luigi
Lai: Iauneddas
Musica
tradizionale sarda
Le
Launeddas, o “Sonus de canna”, sono l’emblema
musicale della Sardegna.
Lo
strumento è dato dall’insieme di tre canne comuni:
la
canna più lunga. “tumbu”, fa da bordone, la
“mancosa” accompagna la terza detta “mancosedda”
che fa da solista,.Le possibili combinazioni delle due canne
melodiche danno origine a molti tipi di launeddas, detti anche
“cunzertus”.
Costituite
da un’ancia semplice ricavata dalla canna stessa, le
launeddas hanno la funzione di accompagnare i balli tradizionali
sardi e le cerimonie religiose. Vengono suonate con la
respirazione circolare.
Luigi
Lai è considerato il più famoso ed apprezzato
musicista delle launeddas. Grande virtuoso di tale strumento, a
lui va riconosciuto il merito di aver elevato a massima
espressione artistica la musica popolare sarda e di aver
contribuito a farla apprezzare non solo in tutta la Sardegna, ma
praticamente in tutto il mondo. Infatti ha partecipato a
numerosissime manifestazioni musicali internazionali in Europa,
America, Medio Oriente, fino al Giappone, riscuotendo ovunque
grandi successi e positivi apprezzamenti dal pubblico e dalla
critica musicale specializzata, ed ottenendo numerosi
riconoscimenti ufficiali.
VENERDI'
3 APRILE ORE 21
Aula
Consiliare
Bube
Sapràvie Trio
Musica
Klezmer
Bube
Sapràvie è un progetto artistico nato a Padova nel
2002.
Il
trio intraprende un comune vagabondaggio nella musica di frontiera
ricercando la contaminazione, il meticciato, in modo originale, ma
sempre attento alle fonti.
Il
repertorio spazia così dalle suggestioni del klezmer e
della musica popolare Est-Europea al nuovo Tango argentino, con
qualche incursione nell’etno-jazz. Nel 2006 il duo si è
distinto al Festival “La Musica nelle Aie” con una
menzione speciale della giuria ed è stato selezionato per
folkest 2007.
Il
brano “Giro ad Est” ha vinto il primo premio assoluto
al concorso di composizione “ETnie Musicali” (tERAMO
2007).
Sempre
nel 2007 il duo ha inciso il primo disco, “Remzelk”,
ispirato alla musica klezmer.
Nereo
Fiori:
fisarmonica,
pedali, rumori.
Riccardo
Marogna:
clarinetto
alto e basso
Luca
Nardon:
percussioni
circensi, grancassa giocattolo
VENERDI'
17 APRILE ORE 21
Aula
consiliare
Il
Canzoniere Vicentino e Glossa Teatro
Musica
e canti sociali del vicentino
“Le
done dela filanda”. Ci fu un tempo in cui nel Vicentino
industrializzazione voleva dire soprattutto lavoro in filanda.Si
contano a migliaia le donne che prestarono la loro opera nei tanti
opifici, inizialmente stagionali poi a ciclo continuo, che sorsero
nel vicentino e a Malo in particolare. Quella serica fu
un’attività che creò, se non benessere,
quantomeno condizioni di vita migliori, producendo anche una
‘cultura della filanda” che contribuì a
modificare il pensiero delle donne che vi lavorarono e a renderle
più consapevoli delle proprie capacità e della
propria dignità di lavoratrici. “Le done dela
filanda” è uno spettacolo tratto da una ricerca
storica di Luciano Zanonato,.Ai momenti di musica si alternano
quelli di recitazione, di cui Pino Costalunga è assieme
voce narrante e protagonista principale.
Il
canzoniere vicentino è un gruppo che da molti anni ormai si
dedica allo studio ed alla ricerca nel campo delle tradizioni
canore popolari venete, ripro ponendole al pubblico con fedeltà,
ma anche con molta attenzione alla “spettacolarità”.
L’Associazione
Culturale “Glossa Teatro” nasce nel Novembre del 96
come normale proseguimento e sviluppo di un’attività
precedente legata al teatro ed alla cultura più in
generale. Anima e fondatore dell’Associazione è
l’attore, regista ed autore di testi Pino Costalunga.
Pino
Costalunga: voce narrante
Claudia
Munaro: voce, fisarmonica, cucchiaiù
Marianne
Wade: voce, violino
Danicla
Zaltron: voce, chitarra, percussioni
Luciano
Zanonato: voce. Chitarra, banduri,. piva
MERCOLEDÌ
22 APRILE ORE 21
Aula
Consiliare
Miranda
Cortes: accordéon
Musica
francese per accordéon
“Les
Métamorphoses”
Un
viaggio sonoro simile alla metamorfosi di una farfalla: questa
l’idea alla base dello spettacolo di Miranda Cortes che, con
il suostrumento, conduce l’ascoltatore in un percorso di
trasformazione del suono, “proposto anziché imposto”
come quasi sempre avviene oggigiorno, perché possa godere
appieno della versatilità dell’accordéon.
Scelte
musicali originali, contaminazioni e improvvisazioni, che Miranda
Cortes evocherà guardando alla sua terra di provenienza, la
Francia.
Musicista
francese, Miranda Cortes si avvicina giovanissima allo studio
della fisarmonica, una passione che con gli anni prenclerà
sempre più corpo, fino a diventare la sua professione. A
tale scopo si diploma con il massimo dei voti presso il
Conservatorio di Vicenza, seguendo nel frattempo numerosi corsi di
perfezionamento. Attualmente i progetti musicali in cui è
impegnata sono numerosi: dal concerto solistico, nel quale le
viene riconosciuta una grande vena interpretativa e carismatica,
agli ensemble di più musicisti. Miranda Cortes è una
interprete dall’affascinante presenza scenica e dal forte
carisma. Una spiccata vena virtuosistica e naturali doti di
improvvisazione fanno di lei una sicura mediatrice del linguaggio
musicale.
VENERDÌ
8 MAGGIO ORE 21
Aula
Magna Scuola Media “G. Ciscato”
Federico
Zattera: pianoforte
Musica
per pianoforte
“Il
pianoforte racconta la montagna”
Scegliere
una particolare tematica per un programma solistico offre
l’opportunità di compiere una ricerca ad ampio raggio
all’interno del repertorio pianistico. Ecco così la
montagna e gli elementi della natura sentiti attraverso i suoni e
modi, molto diversi, di autori lontani fra loro per epoca,
appartenenza culturale, tratti stilistici: il romanticismo
misterioso e carico di simboli di Robert Schumann; l’evocazione
preimpressionistica di Franz Liszt ; le influenze della musica
etnica nelle composizioni di Dvorak, Grieg e De Falla; la ricerca
del suono come macchia di colore di Debussy; le annotazioni
diaristiche e ironiche nelle pagine di un contemporaneo come
Niccolò Castiglioni; la sperimentazione sul pianoforte e
l’evocazione di tradizioni musicali di continenti lontani
nel brano di Giovanni Bonato, composto espressamente per questo
programma di recital.
Federico
Zattera si è diplomato in pianoforte con Franco Angeleri
ottenendo il massimo dei voti e la lode. Ha studiato composizione
con Giovanni Bonato, Wolfango Dalla Vecchia e Azio Corghi,
diplomandosi in Composizione e in Musica Corale e Direzione di
Coro. È docente di pianoforte nel corso ad Indirizzo
Musicale della Scuola Media “G. Ciscato’ di Malo.
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