dire
poesia 2010
incontri
con i poeti contemporanei in luoghi d'arte a Vicenza
21
Marzo – 17 Maggio 2010
il
programma :
giovedi
25 marzo ore 18.00
Palazzo
Leoni Montanari
ARMANDO
ROMERO
introduce
Alessandro Mistrorigo
Armando
Romero è nato a Cali (Colombia) nel 1944 e insegna presso
l’Università di Cincinnati, in Ohio. Negli anni ’60
ha fatto parte del gruppo fondatore del nadaismo, movimento
colombiano di avanguardia letteraria. Ha viaggiato e vissuto in vari
Paesi d’America, d’Europa e d’Asia, tra i quali il
Messico e il Venezuela. In Grecia ha scritto il suo primo romanzo,Un
día entre las cruces (1993), e la raccolta poetica Cuatro
Líneas (2002). Tra gli altri suoi libri ricordiamo: per la
poesia, Los móviles del sueño (Premio Mérida de
Poesía, 1975); El poeta de vidrio (1979);A rienda suelta
(1991), Agion Oros - El Monte santo (2001), A vista del tiempo(2005);
per il racconto, El demonio y su mano (1975); La casa de los
vespertilios (1982);La esquina del movimiento (1992); La raíz
de las bestias (2005); per il romanzo, La piel por la piel (1997) e
La rueda de Chicago(2004; vincitore del Premio per il romanzo
d’avventura al Latino Book Festival, New York, 2005). Inoltre,
è autore dei saggi Las palabras están en situación
(1985),El nadaísmo o la búsqueda de una vanguardia
perdida (1988), Gente de pluma (1989) e Una gravedad alegre.
Antología de poesía latinoamericana al siglo XXI
(2007). Nel 2008, l’Università di Atene lo ha proclamato
Dottore Honoris Causa. La sua opera è stata tradotta in
inglese, francese, portoghese, greco, arabo, rumeno e tedesco. In
italiano, la casa editrice Sinopia di Venezia ha pubblicato: La
radice delle bestie (2004; trad. di C. Cinti); Hagion Oros(2006;
trad. di A. Mistrorigo); Ritratti di un civilizzato in Cina (2007;
trad. di C. Cinti);Incontro fortuito col Filosofo Fantasma (2007;
trad. di N. Licciardello); Quartine (2008; trad. di A. Mistrorigo).
martedì
6 aprile
ore
17.30
l’Of.
cina arte contemporanea dire poesia on/off
ARIADNE
RADI COR
Arianna
Corradi, in arte Ariadne Radi Cor, è nata nel 1985 a Pergine
Valsugana (Trento). Vive e lavora a Londra. Giovane artista
versatile, si occupa di poesia e di arti visive. Ha realizzato
fotografi e per i manifesti 2006/07 e 20007/08 della Federazione Cori
del Trentino e del Cineforum Effetto Notte di Pergine; ha esposto i
suoi lavori in numerose mostre fotografi che in Italia e all’estero;
ha collaborato con varie riviste, e ha partecipato a numerosi
reading. Dal 2006, sue poesie e fotografi e sono in esposizione
permanente nel Vicolo dei Tintori “e dei Poeti” nel
centro storico di Pergine e sulla facciata della Cederna, ex-fabbrica
perginese.
venerdì
9 aprile ore 17.30
l’Of.
cina arte contemporanea
dire
poesia off
ALESSANDRA
CONTE ROBERTO COGO
Alessandra
Conte è nata a Vicenza nel 1978. È diplomata in
Pianoforte e in Didattica della musica al Conservatorio “A.
Pedrollo” di Vicenza. È fi nalista e vincitrice di
concorsi poetici nazionali e ha partecipato a numerosi reading. Sue
poesie, presenti in vari blog e riviste, sono state pubblicate in
antologie edite da LietoColle (Il segreto delle fragole e Ti bacio in
bocca, 2005) e da PoesiaFestival di Modena. Con la raccolta Polittico
partecipa all’antologia Dall’Adige all’Isonzo.
Poeti a Nord-Est, edita da Fara Editore (Rimini 2008). Nel 2009 è
uscita la sua opera prima, Breviario di novembre (Raffaelli Editore;
Premio Guido Gozzano nello stesso anno). Roberto Cogo è nato a
Schio (Vicenza) nel 1963. Si è laureato in Lingue e
letterature anglo-americane all’Università Cà
Foscari di Venezia. Ha pubblicato: Möbius e altre poesie
(Editoria Universitaria, Venezia 1994);In estremo stupore (Edizioni
del Leone, Venezia 2002; fi nalista al Premio Lorenzo Montano 2003);
Nel movimento (Edizioni del Leone, Venezia 2004); Di ac- que / di
terre (Edizioni Joker, Novi Ligure 2006; fi nalista al Premio Montano
2008); Io cane (L’arcolaio, Forlì 2009); e le raccolte:
Confondi il vento (in «La Clessidra», n. 1, 2007); Mai
identico riproporsi (in «Italian Poetry Review», vol. II,
2007); Ancora nel luogo neutro e Il cielo dentro la montagna,
nell’antologiaDall’Adige all’Isonzo. Poeti a
Nord-Est (Fara Editore, Rimini 2008). Ha tradotto Shakespeare, John.
F. Deane, Charles Olson, Les Murray, Gary Snyder. Alcuni suoi testi
(poesia, critica e traduzioni) sono presenti su note riviste italiane
e straniere.
domenica
21 marzo
ore
17.00 Palazzo
Leoni
Montanari
TITOS
PATRIKIOS
introduce
Filippomaria Pontani
Titos
Patrikios è nato ad Atene nel 1928. Durante l’occupazione
nazifascista della Grecia ha partecipato alla Resistenza, e nel 1944
ha rischiato l’esecuzione. Dal 1951 al 1954 è stato
confi nato nelle isole di Makrònissos e di Aghios Efstratios.
Laureato in Giurisprudenza all’Università di Atene, dal
1959 al 1964 ha studiato Sociologia e Filosofi a alla Sorbonne e
all’École des Hautes Études di Parigi. Nel 1967,
dopo il colpo di Stato dei colonnelli in Grecia, è vissuto in
esilio a Parigi e a Roma, lavorando come avvocato, giornalista,
sociologo e ricercatore. Dal 1976 vive ad Atene. Ha pubblicato volumi
di racconti e numerosi e importanti saggi letterari, sociologici e
giuridici. Nel 1954 è stato tra i fondatori dell’importante
rivista letteraria «Epitheòrisi Technis». Ha
tradotto, tra gli altri, testi di Spinoza, Lukács,
Majakovskij, Neruda, Saint-John Perse, Valéry, Stendhal,
Balzac. I suoi versi, tradotti in molte lingue, sono raccolti nei
seguenti volumi: Strada sterrata (1954),Tirocinio (1963), Fermata a
richiesta (1975),Poesie (1976), Mare promesso (1977),Controversie
(1981), Specchi opposti (1988),Deformazioni (1989), Tirocinio, ancora
(1991),Il piacere della dilazione (1992), Poesie I, II, III (1998),
La Porta dei Leoni (2002),Il nuovo tracciato (2007), Poesie IV
(2007),Amore che scioglie le membra (2008). In Italia le sue poesie
sono tradotte da N. Crocetti. Un’ampia antologia di suoi testi,
La resistenza dei fatti, è uscita nel 2007 da Crocetti Editore
di Milano (introd. di F. Pontani). Del 2009 è La casa e altre
poesie, edita da Interlinea di Novara (Premio Festival di poesia
civile “Città di Vercelli”). Tra i numerosi
riconoscimenti ottenuti da Patrikios, va ricordato il Gran Premio di
Letteratura Nazionale in Grecia nel 1994. Nel 2004, il Presidente
della Repubblica italiana Carlo Azeglio Ciampi gli ha conferito
l’onorifi cenza di Cavaliere della Repubblica per il suo
contributo allo sviluppo dei rapporti tra l’Italia e la Grecia.
giovedi
22 aprile
ore
18.00
Palazzo
Chiericati
YANG
LIAN
introduce
Marta Nori
Yang
Lian è uno dei maggiori poeti cinesi contemporanei, candidato
al Nobel nel 2002. È nato nel 1955 a Berna, in Svizzera (i
suoi genitori erano funzionari d’ambasciata in quel Paese), e
lo stesso anno è ritornato con la famiglia a Pechino. Dopo un
lungo periodo di lavoro in campagna, come succedeva alla maggior
parte dei giovani cinesi dell’epoca, ha iniziato a scrivere
versi nel 1976, e quello stesso anno ha iniziato a lavorare in una
casa editrice di Pechino. A partire dal 1979, i suoi testi iniziano a
uscire sulla rivista indipendente «Jintian» [Oggi],
portavoce di un gruppo di autori (Bei Dao, Mang Ke, Gu Cheng, etc.)
defi niti dalle autorità cinesi “menglong”, cioè
oscuri, vaghi, imprecisi, perché la loro poesia non obbediva
più alle leggi del socialismo reale e del romanticismo
rivoluzionario imposte dai funzionari del Partito comunista. In
questi anni, Yang Lian scrive i poemi Taiyang meitian dou shi xin de
[Il sole è nuovo ogni giorno, 1981]; Zi bai. Gei Yuanmingyuan
feixu [Confessione. Alle rovine dello Yuanmingyuan, 1981]; Norlang
(dal nome di una divinità tibetana, 1983; criticato dalle
autorità culturali del governo, che ostacolarono la
pubblicazione delle sue opere in Cina per più di un
decennio);Xizang [Tibet, 1984] e Yi (dal 1985; il titolo è la
trascrizione di un pittogramma inventato dallo stesso Yang Lian),
oltre a vari volumi di prose poetiche, tra cuiHaibian de haizi [Il
bambino in riva al mare, 1982] e Shizhe [Colui che passa, 1985]. Nel
1986 fonda il gruppo poetico Xincunzhe[I sopravissuti], che pubblica
l’omonima rivista. Nel 1989, mentre si trova ad Auckland, in
Nuova Zelanda, condanna pubblicamente gli avvenimenti di Piazza
Tien’anmen e per questo è costretto a un lungo esilio in
varie città: Berlino (dove riceve una fellowship come artista
residente da parte della DAAD), New York (presso la Fondazione
Yaddo), Sydney (dove insegna Lingua e Letteratura cinese
all’Università) e, dal 1994, Londra, dove tuttora
risiede. Oltre alle opere già citate, ha pubblicato diversi
altri libri di prosa e di poesia, tra cui ricordiamoMianju yu eyu
[Maschere e coccodrilli, 1989]; Wurencheng [Impersonale, 1991];Dahai
tingzhi zhichu [Dove si ferma il mare, 1992]; Tongxinyuan [Cerchi
concentrici, 1997]; Naxie yi [Tutti quegli uno, 1999]; Lihegu de shi
[Poesie di Lea Valley, 2001]. Le sue opere sono state tradotte in 25
lingue. In Italia, i suoi versi sono stati pubblicati da Einaudi
nell’antologia Nuovi poeti cinesi(Torino 1996; a cura di C.
Pozzana e A. Russo) e nel 2004 è uscita la raccolta Dove si
ferma il mare (Scheiwiller - Playon, Milano; a cura di C. Pozzana).
venerdì
16 aprile
ore
17.30 Palazzo Chiericati
poesia
della migrazione
MIA
LECOMTE
CANDELARIA
ROMERO
BOŽIDAR
STANIŠIC
introduce
Mia Lecomte
Mia
Lecomte, nata nel 1966, vive a Roma. Poeta, autrice per l’infanzia
e di teatro, tra le sue pubblicazioni si ricordano le raccolte
poetiche Poesie (Napoli 1991),Geometrie reversibili (Salerno 1996),
Litania del perduto / Litany of the lost (Prato 2002),Autobiografi e
non vissute (Lecce 2004),Terra di risulta (Milano 2009); il volume
fotografi co Luoghi poetici (Firenze 1996, con il fotografo Sebastian
Cortés); il saggio Animali parlanti. Le parole degli animali
nella letteratura del Cinquecento e del Seicento (Firenze 1995); i
libri per bambiniLa fi aba infi nita e La fi aba impossibile (Torino
1987), Tiritiritère (Bergamo 2001),Come un pesce nel diluvio
(Roma 2008),L’Altracittà (Roma 2010). È membro
onorario per l’Italia dell’Associazione francese “Confl
uences poétiques”. Le sue poesie sono state pubblicate
all’estero e in Italia in raccolte antologiche, tra cui Italian
poets in translation (John Cabot - Un. of Delaware 2008), e in
riviste come «Poesia », «Semicerchio», «La
Mosca di Milano », «Confl uences poétiques»
(Francia), «Gradiva» e «Journal of Italian
Traslation» (USA), «Arquitrave» (Colombia),
«Oroboro » (Brasile). Svolge attività critica ed
editoriale nell’ambito della comparatistica, e in particolare
della letteratura della migrazione: ha curato per anni la collana
poetica “Cittadini della poesia”, è curatrice
dell’antologiaAi confi ni dei verso. Poesia della migrazione in
italiano (Firenze 2006), e ha tenuto conferenze sull’argomento
in Università italiane e straniere e negli Istituti Italiani
di Cultura di New York e São Paulo. Traduce dal francese, ed è
redattrice del semestrale di poesia comparata «Semicerchio »,
del quadrimestrale di poesia internazionale «Pagine» e di
alcune riviste letterarie online. Collabora a «Le Monde
Diplomatique», inserto mensile del quotidiano «Il
Manifesto». Candelaria Romero è nata nel 1973 a San
Miguel de Tucumán (Argentina). Cresciuta e formatasi in
Svezia, dove la sua famiglia, in fuga dalla dittatura, ha ottenuto
asilo politico, si è diplomata nel 1991 presso il Ginnasio
d’Arte Drammatica di Stoccolma. Dal 1992 risiede e lavo- ra a
Bergamo, dove svolge attività teatrale e di scrittura
nell’ambito della cosiddetta letteratura della migrazione. In
collaborazione con “Amnesty International” e “Survival
Italia”, produce e interpreta gli spettacoli Hijos, monologo
teatrale sulla migrazione, Bambole, spettacolo sulla violenza di
genere e Pachamama, sulla tutela dell’ambiente e i diritti dei
popoli indigeni. Sue poesie sono incluse nell’antologia Ai
confi ni del verso. Poesia della migrazione in italiano(Le Lettere,
Firenze 2006; a cura di M. Lecomte). Per il Premio “Popoli in
cammino”, edizione 2007, è stata segnalata la sua
raccolta inedita S.O.S. Poesie di emergenzae, per lo stesso premio,
nel 2008, si è distinta per le poesie di Disegnavo bambini
giocando con me. L’immigrazione spiegata agli adolescenti. Ha
ricevuto il premio della critica per la poesia Madri di Plaza de
Mayoal XII Concorso Internazionale di Poesia “Il Saggio - Città
di Eboli” (2008). È inoltre co-fondatrice della rivista
online di letteratura della migrazione «El Ghibli».
Božidar Stanišic è nato a Visoko, in Bosnia, nel 1956.
Già professore di Lettere a Maglaj (località a nord di
Sarajevo), dal 1992 vive con la sua famiglia a Zugliano, in Friuli.
Oltre a offrire il suo contributo letterario, pubblicistico ed
educativo a diverse iniziative di pace e non violenza per i diritti
civili dei rifugiati e degli stranieri, Stanišic ha sempre
collaborato alle iniziative culturali dell’Associazione -
Centro di accoglienza “E. Balducci”, con cui ha già
pubblicato tre raccolte poetiche: Primavera a Zugliano, Non-poesie e
Metamorfosi di fi nestre. Alla fi ne del 2008 è stata
pubblicata l’antologia bilingue di sue non-poesieKljuc na dlanu
/ La chiave sul palmo. Diverse di queste liriche sono state incluse
nelle raccolte Quaderno Balcanico. Cittadini della poesia, collana
diretta da M. Lecomte (1998); Confl itti - Poesie delle molte guerre,
a cura di I. Landolfi (2001) e Ai confi ni del verso, a cura di M.
Lecomte (2006), edita anche negli USA. In prosa, oltre a numerosi
contributi letterari e saggistici in riviste e quotidiani, ha
pubblicato la raccolta di racconti I buchi neri di Sarajevo (1993),
Tre racconti (1998), Bon voyage(2003) e il testo teatrale Il sogno di
Orlando(2006). Il cane alato e altri racconti (2007) è la sua
opera narrativa più recente. Alcuni dei suoi testi sono stati
tradotti in sloveno, inglese, francese, albanese e giapponese. Scrive
sia in serbo-croato, sia in italiano.
mercoledì
28 aprile
ore
18.00
Palazzo
Leoni Montanari
EDOARDO
SANGUINETI con
STEFANO
SCODANIBBIO
Edoardo
Sanguineti, nato a Genova nel 1930, è uno dei maggiori
rappresentanti della poesia italiana ed europea del secondo
Novecento. È stato docente di Letteratura italiana a Torino e
a Salerno, e vive nella città natale. Come narratore, è
autore di tre romanzi importanti: Capriccio Italiano(1963), il Giuoco
dell’Oca (1967) e il Giuoco del Satyricon (1970). La sua fama è
anche legata alla straordinaria attività di teorico e di
critico che ha svolto sia all’interno che al di fuori del
“Gruppo 63”. Di essa va ricordata, oltre ai vari saggi
(Tra liberty e crepuscolarismo, Ideologia e linguaggio, Guido
Gozzano, La missione del crito, Il chierico organico, Dante
reazionario, etc.), una memorabile antologia della poesia italiana
del ‘900 (1969). Ha scritto i libri di poesia Laborintus
(1956), Opus metricum(1960), Triperuno (1964), Renga (con O. Paz, J.
Roubaud e C. Tomlison; 1971),Wirrwarr (1972), Postkarten (1978)
eAlfabeto Apocalittico (1984); un libro di poesie, teatro e testi
teorici, K e altre cose (1962); un volume di teatro (1969). Numerosi
sono i suoi interventi giornalistici, raccolti in volumi quali
Giornalino (1976),Giornalino secondo (1979), Scribilli
(1985),Ghirigori (1988) e Gazzettini (1993). Sanguineti ha
collaborato con il compositore Luciano Berio, scrivendo i libretti
delle opere Passaggio e Laborintus IIe i testi di Esposizione e
A-ronne. Per il teatro, ha tradotto Le Baccanti e Le Troiane di
Euripide, la Fedra di Seneca, e ha preparato per Luca Ronconi una
celebre riduzione dell’Orlando Furioso di Ariosto. Le sue
traduzioni poetiche sono riunite nelQuaderno di traduzioni. Lucrezio,
Shakespeare, Goethe(2006). Le sue poesie più recenti sono
invece raccolte in Segnalibro (1982),Novissimum Testamentum (1986),
Bisbidis(1987), Corollario (1997), Il gatto lupesco(2002) e
Mikrokosmos. Poesie 1951- 2004 (2004). Stefano Scodanibbio,
contrabbassista e compositore, è nato a Macerata nel 1956. Ha
studiato contrabbasso con F. Grillo, composizione con F. Razzi e S.
Sciarrino, musica elettronica con W. Branchi. Il suo nome è
legato alla rinascita del contrabbasso negli anni Ottanta e Novanta:
ha infatti suonato nei maggiori festival di musica contemporanea
numerosi pezzi scritti appositamente per lui da compositori quali
Bussotti, Donatoni, Estrada, Ferneyhough, Frith, Globokar, Sciarrino,
Xenakis. Ha collaborato a lungo con Luigi Nono (“arco mobile à
la Stefano Scodanibbio” è scritto nella partitura del
Prometeo) e Giacinto Scelsi. Suona regolarmente in duo con Rohan de
Saram e Markus Stockhausen. Nel 1996 è stato insegnante di
contrabbasso ai Darmstadt Ferienkurse. Inoltre ha impartito Master
Class e Seminari in diverse accademie e conservatori. Attivo come
compositore, ha scritto più di 50 lavori principalmente per
strumenti ad arco, e più volte le sue composizioni sono state
selezionate dalla Società Internazionale di Musica
Contemporanea (Oslo 1990, Città del Messico 1993, Hong Kong
2002, Stoccarda 2006). È del 2004 la sua prima esecuzione
della Sequenza XIVb di Luciano Berio. Il suo lavoro di teatro
musicale Il cielo sulla terraè stata eseguito a Stoccarda e a
Tolentino nel 2006 e a Città del Messico nel 2008. Attivo
nella danza e nel teatro, ha lavorato con molti coreografi e
danzatori. Ha registrato per Montaigne Auvidis, Col legno, New
Albion, Dischi di Angelica, Ricordi, Stradivarius, Wergo, Mode. Di
particolare rilievo le sue collaborazioni con Terry Riley e con
Edoardo Sanguineti. Nel 1983 ha fondato la Rassegna di Nuova Musica
di Macerata, di cui è direttore.
mercoledì
5 maggio
ore
18.00
AB23
dire poesia on/off
ANTONELLA
BUKOVAZ
con
HANNA PREUSS
Antonella
Bukovaz è nata a Cividale del Friuli nel 1963. È
originaria di Topolò- Topolove, borgo sul confi ne
italosloveno, nelle valli del Natisone. Lì ha cresciuto le sue
fi glie, e scritto poesie che sono confl uite in un libro, Tatuaggi,
edito da Lietocolle (2006). Dal 1995 ha partecipato a diverse
rassegne di arte contemporanea in Italia e in Slovenia; dal 2005 si
dedica prevalentemente alla poesia e alle interazioni tra parola,
suono e immagine in forma di lettura, videopoesia e
videoaudioinstallazione. Ha realizzato i suoi lavori collaborando con
i musicisti Sandro Carta, Marco Mossutto, Hanna Preuss, Antonio Della
Marina, Teho Teardo. Nel 2008 ha scritto Storia di una donna che
guarda al dissolversi di un paesaggio (Premio Antonio Delfi ni 2009)
che è diventato un video con le musiche di Teho Teardo. Ha
scritto per il teatro il poema breve Maipiù-
Nikolivecrappresentato al Cankarjev dom di Ljubljana e al Teatro
Miela di Trieste. Suoi versi sono pubblicati su diverse riviste web e
cartacee. Sue poesie sono tradotte in sloveno e tedesco. Collabora
alla realizzazione di Stazione di Topolò/ Postaja Topolove.
Insegna, in lingua slovena, nella scuola bilingue di San Pietro al
Natisone. Vive a Cividale del Friuli. Hanna Preuss è
un’artista del suono e una compositrice. La sua attività
ha avuto un’enorme infl uenza sulla scena slovena degli ultimi
trent’anni, anche per le collaborazioni con i maggiori registi
della cinematografi a di quel Paese in più di 100 fi lm, per
le quali ha ricevuto numerosi premi internazionali. Da molto tempo è
attiva anche nel campo dell’insegnamento. Nel 2006 ha fondato
l’ “Hanna’s Atelier for Sonorous Art”, col
quale esplora l’utilizzo del suono nel teatro, nel cinema,
nelle arti visive, la danza contemporanea, l’architettura e il
design. Vive e lavora a Ljubljana (Slovenia).
venerdì
7 maggio
ore
18.00
Palazzo
Leoni Montanari
PATRIZIA
VALDUGA
introduce
Fabio Magro
Patrizia
Valduga è nata nel 1953 a Castelfranco Veneto. Vive a Milano.
È una fra le voci più signifi cative della poesia
contemporanea italiana. Ha esordito nel 1982 con Medicamenta
(Guanda). Sono seguiti: La tentazione (Crocetti, 1985),Medicamenta e
altri medicamenta (Einaudi, 1989),Donna di dolori (Mondadori,
1991);Requiem (Marsilio, 1994; poi in versione ampliata Einaudi,
2002), Corsia degli incurabili (Garzanti, 1996), Cento quartine e
altre storie d’amore (Einaudi, 1997); Prima antologia (Einaudi,
1998); Quartine. Seconda centuria (Einaudi, 2001), Manfred
(Mondadori, 2003), Lezione d’amore (Einaudi, 2004),Postfazione
a Ultimi versi di Giovanni Raboni (Garzanti, 2006). È notevole
la sua attività di traduzione: John Donne, Canzoni e sonetti
(Studio Editoriale, l985); Stéphane Mallarmé,
Poesie(Mondadori, 1991); Paul Valéry, Il Cimitero marino
(Mondadori, 1995); Molière, Il Misantropo e Il Malato
immaginario (Giunti, 1995); Riccardo III di Shakespeare (Einaudi,
1998); Respice et crede di Pierre Ronsard (Il Faggio, 2005); e per il
teatro: Féeriedi Céline, L’Avaro e Tartuffe di
Molière,Gli imprevisti accanto al fuoco di Crébillon fi
ls, La voce umana di Cocteau, Macbethdi Shakespeare, Non io,
Compagnia eMonologo di Beckett. Ha fondato nel 1988 il mensile
«Poesia», che ha diretto per un anno.
per
informazioni:
Assessorato
alla Cultura tel. 0444 222114 – 222101
infocultura@comune.vicenza.it
Beni
culturali Intesa Sanpaolo tel. 800.201782
beniculturali@intesasanpaolo.com
i
luoghi:
Museo
Civico Palazzo Chiericati Vicenza, piazza Matteotti 37/39
l’Of.
cina arte contemporanea Vicenza, contra’ Carpagnon 17
Gallerie
di Palazzo Leoni Montanari Vicenza, contra’ Santa Corona 25
AB23
- contenitore per il contemporaneo chiesa dei Santi Ambrogio e
Bellino Vicenza, contra’ Sant’ Ambrogio 23
ingresso
libero fino ad esaurimento dei posti disponibili
http://www.direpoesia.wordpress.com/
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