Dire poesia 2010

il programma

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dire poesia 2010

incontri con i poeti contemporanei in luoghi d'arte a Vicenza

21 Marzo – 17 Maggio 2010






il programma :






giovedi 25 marzo ore 18.00

Palazzo Leoni Montanari

ARMANDO ROMERO

introduce Alessandro Mistrorigo


Armando Romero è nato a Cali (Colombia) nel 1944 e insegna presso l’Università di Cincinnati, in Ohio. Negli anni ’60 ha fatto parte del gruppo fondatore del nadaismo, movimento colombiano di avanguardia letteraria. Ha viaggiato e vissuto in vari Paesi d’America, d’Europa e d’Asia, tra i quali il Messico e il Venezuela. In Grecia ha scritto il suo primo romanzo,Un día entre las cruces (1993), e la raccolta poetica Cuatro Líneas (2002). Tra gli altri suoi libri ricordiamo: per la poesia, Los móviles del sueño (Premio Mérida de Poesía, 1975); El poeta de vidrio (1979);A rienda suelta (1991), Agion Oros - El Monte santo (2001), A vista del tiempo(2005); per il racconto, El demonio y su mano (1975); La casa de los vespertilios (1982);La esquina del movimiento (1992); La raíz de las bestias (2005); per il romanzo, La piel por la piel (1997) e La rueda de Chicago(2004; vincitore del Premio per il romanzo d’avventura al Latino Book Festival, New York, 2005). Inoltre, è autore dei saggi Las palabras están en situación (1985),El nadaísmo o la búsqueda de una vanguardia perdida (1988), Gente de pluma (1989) e Una gravedad alegre. Antología de poesía latinoamericana al siglo XXI (2007). Nel 2008, l’Università di Atene lo ha proclamato Dottore Honoris Causa. La sua opera è stata tradotta in inglese, francese, portoghese, greco, arabo, rumeno e tedesco. In italiano, la casa editrice Sinopia di Venezia ha pubblicato: La radice delle bestie (2004; trad. di C. Cinti); Hagion Oros(2006; trad. di A. Mistrorigo); Ritratti di un civilizzato in Cina (2007; trad. di C. Cinti);Incontro fortuito col Filosofo Fantasma (2007; trad. di N. Licciardello); Quartine (2008; trad. di A. Mistrorigo).



martedì 6 aprile

ore 17.30

l’Of. cina arte contemporanea dire poesia on/off

ARIADNE RADI COR


Arianna Corradi, in arte Ariadne Radi Cor, è nata nel 1985 a Pergine Valsugana (Trento). Vive e lavora a Londra. Giovane artista versatile, si occupa di poesia e di arti visive. Ha realizzato fotografi e per i manifesti 2006/07 e 20007/08 della Federazione Cori del Trentino e del Cineforum Effetto Notte di Pergine; ha esposto i suoi lavori in numerose mostre fotografi che in Italia e all’estero; ha collaborato con varie riviste, e ha partecipato a numerosi reading. Dal 2006, sue poesie e fotografi e sono in esposizione permanente nel Vicolo dei Tintori “e dei Poeti” nel centro storico di Pergine e sulla facciata della Cederna, ex-fabbrica perginese.




venerdì 9 aprile ore 17.30

l’Of. cina arte contemporanea

dire poesia off

ALESSANDRA CONTE ROBERTO COGO


Alessandra Conte è nata a Vicenza nel 1978. È diplomata in Pianoforte e in Didattica della musica al Conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza. È fi nalista e vincitrice di concorsi poetici nazionali e ha partecipato a numerosi reading. Sue poesie, presenti in vari blog e riviste, sono state pubblicate in antologie edite da LietoColle (Il segreto delle fragole e Ti bacio in bocca, 2005) e da PoesiaFestival di Modena. Con la raccolta Polittico partecipa all’antologia Dall’Adige all’Isonzo. Poeti a Nord-Est, edita da Fara Editore (Rimini 2008). Nel 2009 è uscita la sua opera prima, Breviario di novembre (Raffaelli Editore; Premio Guido Gozzano nello stesso anno). Roberto Cogo è nato a Schio (Vicenza) nel 1963. Si è laureato in Lingue e letterature anglo-americane all’Università Cà Foscari di Venezia. Ha pubblicato: Möbius e altre poesie (Editoria Universitaria, Venezia 1994);In estremo stupore (Edizioni del Leone, Venezia 2002; fi nalista al Premio Lorenzo Montano 2003); Nel movimento (Edizioni del Leone, Venezia 2004); Di ac- que / di terre (Edizioni Joker, Novi Ligure 2006; fi nalista al Premio Montano 2008); Io cane (L’arcolaio, Forlì 2009); e le raccolte: Confondi il vento (in «La Clessidra», n. 1, 2007); Mai identico riproporsi (in «Italian Poetry Review», vol. II, 2007); Ancora nel luogo neutro e Il cielo dentro la montagna, nell’antologiaDall’Adige all’Isonzo. Poeti a Nord-Est (Fara Editore, Rimini 2008). Ha tradotto Shakespeare, John. F. Deane, Charles Olson, Les Murray, Gary Snyder. Alcuni suoi testi (poesia, critica e traduzioni) sono presenti su note riviste italiane e straniere.



domenica 21 marzo

ore 17.00 Palazzo

Leoni Montanari

TITOS PATRIKIOS

introduce Filippomaria Pontani


Titos Patrikios è nato ad Atene nel 1928. Durante l’occupazione nazifascista della Grecia ha partecipato alla Resistenza, e nel 1944 ha rischiato l’esecuzione. Dal 1951 al 1954 è stato confi nato nelle isole di Makrònissos e di Aghios Efstratios. Laureato in Giurisprudenza all’Università di Atene, dal 1959 al 1964 ha studiato Sociologia e Filosofi a alla Sorbonne e all’École des Hautes Études di Parigi. Nel 1967, dopo il colpo di Stato dei colonnelli in Grecia, è vissuto in esilio a Parigi e a Roma, lavorando come avvocato, giornalista, sociologo e ricercatore. Dal 1976 vive ad Atene. Ha pubblicato volumi di racconti e numerosi e importanti saggi letterari, sociologici e giuridici. Nel 1954 è stato tra i fondatori dell’importante rivista letteraria «Epitheòrisi Technis». Ha tradotto, tra gli altri, testi di Spinoza, Lukács, Majakovskij, Neruda, Saint-John Perse, Valéry, Stendhal, Balzac. I suoi versi, tradotti in molte lingue, sono raccolti nei seguenti volumi: Strada sterrata (1954),Tirocinio (1963), Fermata a richiesta (1975),Poesie (1976), Mare promesso (1977),Controversie (1981), Specchi opposti (1988),Deformazioni (1989), Tirocinio, ancora (1991),Il piacere della dilazione (1992), Poesie I, II, III (1998), La Porta dei Leoni (2002),Il nuovo tracciato (2007), Poesie IV (2007),Amore che scioglie le membra (2008). In Italia le sue poesie sono tradotte da N. Crocetti. Un’ampia antologia di suoi testi, La resistenza dei fatti, è uscita nel 2007 da Crocetti Editore di Milano (introd. di F. Pontani). Del 2009 è La casa e altre poesie, edita da Interlinea di Novara (Premio Festival di poesia civile “Città di Vercelli”). Tra i numerosi riconoscimenti ottenuti da Patrikios, va ricordato il Gran Premio di Letteratura Nazionale in Grecia nel 1994. Nel 2004, il Presidente della Repubblica italiana Carlo Azeglio Ciampi gli ha conferito l’onorifi cenza di Cavaliere della Repubblica per il suo contributo allo sviluppo dei rapporti tra l’Italia e la Grecia.



giovedi 22 aprile

ore 18.00

Palazzo Chiericati

YANG LIAN

introduce Marta Nori


Yang Lian è uno dei maggiori poeti cinesi contemporanei, candidato al Nobel nel 2002. È nato nel 1955 a Berna, in Svizzera (i suoi genitori erano funzionari d’ambasciata in quel Paese), e lo stesso anno è ritornato con la famiglia a Pechino. Dopo un lungo periodo di lavoro in campagna, come succedeva alla maggior parte dei giovani cinesi dell’epoca, ha iniziato a scrivere versi nel 1976, e quello stesso anno ha iniziato a lavorare in una casa editrice di Pechino. A partire dal 1979, i suoi testi iniziano a uscire sulla rivista indipendente «Jintian» [Oggi], portavoce di un gruppo di autori (Bei Dao, Mang Ke, Gu Cheng, etc.) defi niti dalle autorità cinesi “menglong”, cioè oscuri, vaghi, imprecisi, perché la loro poesia non obbediva più alle leggi del socialismo reale e del romanticismo rivoluzionario imposte dai funzionari del Partito comunista. In questi anni, Yang Lian scrive i poemi Taiyang meitian dou shi xin de [Il sole è nuovo ogni giorno, 1981]; Zi bai. Gei Yuanmingyuan feixu [Confessione. Alle rovine dello Yuanmingyuan, 1981]; Norlang (dal nome di una divinità tibetana, 1983; criticato dalle autorità culturali del governo, che ostacolarono la pubblicazione delle sue opere in Cina per più di un decennio);Xizang [Tibet, 1984] e Yi (dal 1985; il titolo è la trascrizione di un pittogramma inventato dallo stesso Yang Lian), oltre a vari volumi di prose poetiche, tra cuiHaibian de haizi [Il bambino in riva al mare, 1982] e Shizhe [Colui che passa, 1985]. Nel 1986 fonda il gruppo poetico Xincunzhe[I sopravissuti], che pubblica l’omonima rivista. Nel 1989, mentre si trova ad Auckland, in Nuova Zelanda, condanna pubblicamente gli avvenimenti di Piazza Tien’anmen e per questo è costretto a un lungo esilio in varie città: Berlino (dove riceve una fellowship come artista residente da parte della DAAD), New York (presso la Fondazione Yaddo), Sydney (dove insegna Lingua e Letteratura cinese all’Università) e, dal 1994, Londra, dove tuttora risiede. Oltre alle opere già citate, ha pubblicato diversi altri libri di prosa e di poesia, tra cui ricordiamoMianju yu eyu [Maschere e coccodrilli, 1989]; Wurencheng [Impersonale, 1991];Dahai tingzhi zhichu [Dove si ferma il mare, 1992]; Tongxinyuan [Cerchi concentrici, 1997]; Naxie yi [Tutti quegli uno, 1999]; Lihegu de shi [Poesie di Lea Valley, 2001]. Le sue opere sono state tradotte in 25 lingue. In Italia, i suoi versi sono stati pubblicati da Einaudi nell’antologia Nuovi poeti cinesi(Torino 1996; a cura di C. Pozzana e A. Russo) e nel 2004 è uscita la raccolta Dove si ferma il mare (Scheiwiller - Playon, Milano; a cura di C. Pozzana).



venerdì 16 aprile

ore 17.30 Palazzo Chiericati

poesia della migrazione

MIA LECOMTE

CANDELARIA ROMERO

BOŽIDAR STANIŠIC

introduce Mia Lecomte


Mia Lecomte, nata nel 1966, vive a Roma. Poeta, autrice per l’infanzia e di teatro, tra le sue pubblicazioni si ricordano le raccolte poetiche Poesie (Napoli 1991),Geometrie reversibili (Salerno 1996), Litania del perduto / Litany of the lost (Prato 2002),Autobiografi e non vissute (Lecce 2004),Terra di risulta (Milano 2009); il volume fotografi co Luoghi poetici (Firenze 1996, con il fotografo Sebastian Cortés); il saggio Animali parlanti. Le parole degli animali nella letteratura del Cinquecento e del Seicento (Firenze 1995); i libri per bambiniLa fi aba infi nita e La fi aba impossibile (Torino 1987), Tiritiritère (Bergamo 2001),Come un pesce nel diluvio (Roma 2008),L’Altracittà (Roma 2010). È membro onorario per l’Italia dell’Associazione francese “Confl uences poétiques”. Le sue poesie sono state pubblicate all’estero e in Italia in raccolte antologiche, tra cui Italian poets in translation (John Cabot - Un. of Delaware 2008), e in riviste come «Poesia », «Semicerchio», «La Mosca di Milano », «Confl uences poétiques» (Francia), «Gradiva» e «Journal of Italian Traslation» (USA), «Arquitrave» (Colombia), «Oroboro » (Brasile). Svolge attività critica ed editoriale nell’ambito della comparatistica, e in particolare della letteratura della migrazione: ha curato per anni la collana poetica “Cittadini della poesia”, è curatrice dell’antologiaAi confi ni dei verso. Poesia della migrazione in italiano (Firenze 2006), e ha tenuto conferenze sull’argomento in Università italiane e straniere e negli Istituti Italiani di Cultura di New York e São Paulo. Traduce dal francese, ed è redattrice del semestrale di poesia comparata «Semicerchio », del quadrimestrale di poesia internazionale «Pagine» e di alcune riviste letterarie online. Collabora a «Le Monde Diplomatique», inserto mensile del quotidiano «Il Manifesto». Candelaria Romero è nata nel 1973 a San Miguel de Tucumán (Argentina). Cresciuta e formatasi in Svezia, dove la sua famiglia, in fuga dalla dittatura, ha ottenuto asilo politico, si è diplomata nel 1991 presso il Ginnasio d’Arte Drammatica di Stoccolma. Dal 1992 risiede e lavo- ra a Bergamo, dove svolge attività teatrale e di scrittura nell’ambito della cosiddetta letteratura della migrazione. In collaborazione con “Amnesty International” e “Survival Italia”, produce e interpreta gli spettacoli Hijos, monologo teatrale sulla migrazione, Bambole, spettacolo sulla violenza di genere e Pachamama, sulla tutela dell’ambiente e i diritti dei popoli indigeni. Sue poesie sono incluse nell’antologia Ai confi ni del verso. Poesia della migrazione in italiano(Le Lettere, Firenze 2006; a cura di M. Lecomte). Per il Premio “Popoli in cammino”, edizione 2007, è stata segnalata la sua raccolta inedita S.O.S. Poesie di emergenzae, per lo stesso premio, nel 2008, si è distinta per le poesie di Disegnavo bambini giocando con me. L’immigrazione spiegata agli adolescenti. Ha ricevuto il premio della critica per la poesia Madri di Plaza de Mayoal XII Concorso Internazionale di Poesia “Il Saggio - Città di Eboli” (2008). È inoltre co-fondatrice della rivista online di letteratura della migrazione «El Ghibli». Božidar Stanišic è nato a Visoko, in Bosnia, nel 1956. Già professore di Lettere a Maglaj (località a nord di Sarajevo), dal 1992 vive con la sua famiglia a Zugliano, in Friuli. Oltre a offrire il suo contributo letterario, pubblicistico ed educativo a diverse iniziative di pace e non violenza per i diritti civili dei rifugiati e degli stranieri, Stanišic ha sempre collaborato alle iniziative culturali dell’Associazione - Centro di accoglienza “E. Balducci”, con cui ha già pubblicato tre raccolte poetiche: Primavera a Zugliano, Non-poesie e Metamorfosi di fi nestre. Alla fi ne del 2008 è stata pubblicata l’antologia bilingue di sue non-poesieKljuc na dlanu / La chiave sul palmo. Diverse di queste liriche sono state incluse nelle raccolte Quaderno Balcanico. Cittadini della poesia, collana diretta da M. Lecomte (1998); Confl itti - Poesie delle molte guerre, a cura di I. Landolfi (2001) e Ai confi ni del verso, a cura di M. Lecomte (2006), edita anche negli USA. In prosa, oltre a numerosi contributi letterari e saggistici in riviste e quotidiani, ha pubblicato la raccolta di racconti I buchi neri di Sarajevo (1993), Tre racconti (1998), Bon voyage(2003) e il testo teatrale Il sogno di Orlando(2006). Il cane alato e altri racconti (2007) è la sua opera narrativa più recente. Alcuni dei suoi testi sono stati tradotti in sloveno, inglese, francese, albanese e giapponese. Scrive sia in serbo-croato, sia in italiano.



mercoledì 28 aprile

ore 18.00

Palazzo Leoni Montanari

EDOARDO SANGUINETI con

STEFANO SCODANIBBIO


Edoardo Sanguineti, nato a Genova nel 1930, è uno dei maggiori rappresentanti della poesia italiana ed europea del secondo Novecento. È stato docente di Letteratura italiana a Torino e a Salerno, e vive nella città natale. Come narratore, è autore di tre romanzi importanti: Capriccio Italiano(1963), il Giuoco dell’Oca (1967) e il Giuoco del Satyricon (1970). La sua fama è anche legata alla straordinaria attività di teorico e di critico che ha svolto sia all’interno che al di fuori del “Gruppo 63”. Di essa va ricordata, oltre ai vari saggi (Tra liberty e crepuscolarismo, Ideologia e linguaggio, Guido Gozzano, La missione del crito, Il chierico organico, Dante reazionario, etc.), una memorabile antologia della poesia italiana del ‘900 (1969). Ha scritto i libri di poesia Laborintus (1956), Opus metricum(1960), Triperuno (1964), Renga (con O. Paz, J. Roubaud e C. Tomlison; 1971),Wirrwarr (1972), Postkarten (1978) eAlfabeto Apocalittico (1984); un libro di poesie, teatro e testi teorici, K e altre cose (1962); un volume di teatro (1969). Numerosi sono i suoi interventi giornalistici, raccolti in volumi quali Giornalino (1976),Giornalino secondo (1979), Scribilli (1985),Ghirigori (1988) e Gazzettini (1993). Sanguineti ha collaborato con il compositore Luciano Berio, scrivendo i libretti delle opere Passaggio e Laborintus IIe i testi di Esposizione e A-ronne. Per il teatro, ha tradotto Le Baccanti e Le Troiane di Euripide, la Fedra di Seneca, e ha preparato per Luca Ronconi una celebre riduzione dell’Orlando Furioso di Ariosto. Le sue traduzioni poetiche sono riunite nelQuaderno di traduzioni. Lucrezio, Shakespeare, Goethe(2006). Le sue poesie più recenti sono invece raccolte in Segnalibro (1982),Novissimum Testamentum (1986), Bisbidis(1987), Corollario (1997), Il gatto lupesco(2002) e Mikrokosmos. Poesie 1951- 2004 (2004). Stefano Scodanibbio, contrabbassista e compositore, è nato a Macerata nel 1956. Ha studiato contrabbasso con F. Grillo, composizione con F. Razzi e S. Sciarrino, musica elettronica con W. Branchi. Il suo nome è legato alla rinascita del contrabbasso negli anni Ottanta e Novanta: ha infatti suonato nei maggiori festival di musica contemporanea numerosi pezzi scritti appositamente per lui da compositori quali Bussotti, Donatoni, Estrada, Ferneyhough, Frith, Globokar, Sciarrino, Xenakis. Ha collaborato a lungo con Luigi Nono (“arco mobile à la Stefano Scodanibbio” è scritto nella partitura del Prometeo) e Giacinto Scelsi. Suona regolarmente in duo con Rohan de Saram e Markus Stockhausen. Nel 1996 è stato insegnante di contrabbasso ai Darmstadt Ferienkurse. Inoltre ha impartito Master Class e Seminari in diverse accademie e conservatori. Attivo come compositore, ha scritto più di 50 lavori principalmente per strumenti ad arco, e più volte le sue composizioni sono state selezionate dalla Società Internazionale di Musica Contemporanea (Oslo 1990, Città del Messico 1993, Hong Kong 2002, Stoccarda 2006). È del 2004 la sua prima esecuzione della Sequenza XIVb di Luciano Berio. Il suo lavoro di teatro musicale Il cielo sulla terraè stata eseguito a Stoccarda e a Tolentino nel 2006 e a Città del Messico nel 2008. Attivo nella danza e nel teatro, ha lavorato con molti coreografi e danzatori. Ha registrato per Montaigne Auvidis, Col legno, New Albion, Dischi di Angelica, Ricordi, Stradivarius, Wergo, Mode. Di particolare rilievo le sue collaborazioni con Terry Riley e con Edoardo Sanguineti. Nel 1983 ha fondato la Rassegna di Nuova Musica di Macerata, di cui è direttore.



mercoledì 5 maggio

ore 18.00

AB23 dire poesia on/off

ANTONELLA BUKOVAZ

con HANNA PREUSS



Antonella Bukovaz è nata a Cividale del Friuli nel 1963. È originaria di Topolò- Topolove, borgo sul confi ne italosloveno, nelle valli del Natisone. Lì ha cresciuto le sue fi glie, e scritto poesie che sono confl uite in un libro, Tatuaggi, edito da Lietocolle (2006). Dal 1995 ha partecipato a diverse rassegne di arte contemporanea in Italia e in Slovenia; dal 2005 si dedica prevalentemente alla poesia e alle interazioni tra parola, suono e immagine in forma di lettura, videopoesia e videoaudioinstallazione. Ha realizzato i suoi lavori collaborando con i musicisti Sandro Carta, Marco Mossutto, Hanna Preuss, Antonio Della Marina, Teho Teardo. Nel 2008 ha scritto Storia di una donna che guarda al dissolversi di un paesaggio (Premio Antonio Delfi ni 2009) che è diventato un video con le musiche di Teho Teardo. Ha scritto per il teatro il poema breve Maipiù- Nikolivecrappresentato al Cankarjev dom di Ljubljana e al Teatro Miela di Trieste. Suoi versi sono pubblicati su diverse riviste web e cartacee. Sue poesie sono tradotte in sloveno e tedesco. Collabora alla realizzazione di Stazione di Topolò/ Postaja Topolove. Insegna, in lingua slovena, nella scuola bilingue di San Pietro al Natisone. Vive a Cividale del Friuli. Hanna Preuss è un’artista del suono e una compositrice. La sua attività ha avuto un’enorme infl uenza sulla scena slovena degli ultimi trent’anni, anche per le collaborazioni con i maggiori registi della cinematografi a di quel Paese in più di 100 fi lm, per le quali ha ricevuto numerosi premi internazionali. Da molto tempo è attiva anche nel campo dell’insegnamento. Nel 2006 ha fondato l’ “Hanna’s Atelier for Sonorous Art”, col quale esplora l’utilizzo del suono nel teatro, nel cinema, nelle arti visive, la danza contemporanea, l’architettura e il design. Vive e lavora a Ljubljana (Slovenia).



venerdì 7 maggio

ore 18.00

Palazzo Leoni Montanari

PATRIZIA VALDUGA

introduce Fabio Magro


Patrizia Valduga è nata nel 1953 a Castelfranco Veneto. Vive a Milano. È una fra le voci più signifi cative della poesia contemporanea italiana. Ha esordito nel 1982 con Medicamenta (Guanda). Sono seguiti: La tentazione (Crocetti, 1985),Medicamenta e altri medicamenta (Einaudi, 1989),Donna di dolori (Mondadori, 1991);Requiem (Marsilio, 1994; poi in versione ampliata Einaudi, 2002), Corsia degli incurabili (Garzanti, 1996), Cento quartine e altre storie d’amore (Einaudi, 1997); Prima antologia (Einaudi, 1998); Quartine. Seconda centuria (Einaudi, 2001), Manfred (Mondadori, 2003), Lezione d’amore (Einaudi, 2004),Postfazione a Ultimi versi di Giovanni Raboni (Garzanti, 2006). È notevole la sua attività di traduzione: John Donne, Canzoni e sonetti (Studio Editoriale, l985); Stéphane Mallarmé, Poesie(Mondadori, 1991); Paul Valéry, Il Cimitero marino (Mondadori, 1995); Molière, Il Misantropo e Il Malato immaginario (Giunti, 1995); Riccardo III di Shakespeare (Einaudi, 1998); Respice et crede di Pierre Ronsard (Il Faggio, 2005); e per il teatro: Féeriedi Céline, L’Avaro e Tartuffe di Molière,Gli imprevisti accanto al fuoco di Crébillon fi ls, La voce umana di Cocteau, Macbethdi Shakespeare, Non io, Compagnia eMonologo di Beckett. Ha fondato nel 1988 il mensile «Poesia», che ha diretto per un anno.





per informazioni:


Assessorato alla Cultura tel. 0444 222114 – 222101

infocultura@comune.vicenza.it


Beni culturali Intesa Sanpaolo tel. 800.201782

beniculturali@intesasanpaolo.com



i luoghi:

Museo Civico Palazzo Chiericati Vicenza, piazza Matteotti 37/39

l’Of. cina arte contemporanea Vicenza, contra’ Carpagnon 17

Gallerie di Palazzo Leoni Montanari Vicenza, contra’ Santa Corona 25

AB23 - contenitore per il contemporaneo chiesa dei Santi Ambrogio e Bellino Vicenza, contra’ Sant’ Ambrogio 23


ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili


http://www.direpoesia.wordpress.com/

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