Rassegna Biblioteca di Schio

Poesia e memoria della finitudine

Apuntozeta  
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Biblioteca Civica "Renato Bortoli" di Schio



rassegna di poesia e memoria della finitudine

Tutti gli incontri della rassegna si terranno
alle ore 17,00
presso la sala riunioni della Biblioteca civica
(palazzina ex-carceri, secondo piano)







La Biblioteca Civica "Renato Bortoli" di Schio, organizza, tra marzo e aprile, una rassegna pomeridiana in tre incontri su poesia e memoria della “finitudine”, dedicata alle Scritture della precarietà.

Nel Novecento come nell'età presente, infatti, la riflessione sui limiti dell'esistere si coniuga in modo particolarmente intenso con la scrittura. Poeti, scrittori e gente comune esprimono ed hanno espresso sentimenti e passioni per la vita in modi spesso totalmente inediti, complici anche le grandi tragedie collettive che hanno attraversato l'età contemporanea e che si sono riversate nella loro capacità di scrivere e spesso nell'autocoscienza delle sue limitazioni.







Stefano Guglielmin

Martedì 23 marzo ci presenta il suo saggio

"Senza riparo. Poesia e finitezza"

con introduzione e commento per immagini di Fabio Vallin;



Si inizia così, a ridosso del primo giorno di primavera (dichiarato dall'Unesco Giornata Mondiale della Poesia), con l'importante libro dello scledense impegnato proprio, con una scorrevole scrittura, nella riflessione teorica sul tema centrale della rassegna, nella sua declinazione poetica.
Per Guglielmin la poesia va intesa oggi più che mai come conoscenza attiva dell'esistere, collettiva e responsabile.






Giorgio Havis Marchetto

Venerdì 9 aprile, Luca Valente presenta

” Un uomo, una donna, un epistolario di guerra della Val Posina 1915/1918”


In aprile si cambia radicalmente registro, esplorando la drammatica vicenda di una coppia di coniugi della Val Posina, separati dalla prima guerra mondiale, che riversano nella reciproca scrittura – miracolosamente conservatasi in un corposo epistolario - tutte le tensioni, le pene ed i contraddittori sentimenti messi in gioco da vicende collettive e famigliari spesso tragiche.
Qui la scrittura indica direttamente e drammaticamente i limiti sempre in bilico dell'esistere, accentuati da un tempo di guerra che vorremmo fosse solo consegnato al ricordo.




Fabiano Alborghetti,

Giovedì 22 aprile,Stefano Guglielmin presenta

"Registro dei fragili. 43 canti"


La rassegna chiude con l'intervento di un noto poeta contemporaneo: Stefano Guglielmin, questa volta in veste di discussant, presenterà il libro di poesie di Fabiano Alborghetti, un poeta che della labilità della condizione umana contemporanea ha già saputo suggerire mirabilmente e con lirica levità, l'essenziale, il rischio stesso del non-esserci inteso come mancato riconoscimento sociale.

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