Antonia Trevisan

Tracce, l' ospitalità della materia

Apuntozeta  
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Le Associazioni artisti per l’arte sacra della diocesi di Vicenza presentano:



ANTONIA TREVISAN:

TRACCE, l'ospitalità della materia”

Vetrate e opere pittoriche polimateriche



Inaugurazione: venerdì 21 maggio ore 19.00

Dal 21 maggio al 6 giugno 2010 Orari di apertura: giovedì e venerdì ore 16.oo-20.oo

 sabato e domenica ore 10.oo-12.oo e 16.oo-20.oo

brochure in sala / ingresso libero

Complesso Monumentale di san Silvestro – Vicenza:

www.artesacravicenza.org - Mail: associazioni@artesacravicenza.org tel.0444 301126

Mostra a cura di Gino Prandina

Presentazione critica di Marifulvia Matteazzi Alberti



Trevisan Antonia / Laboratorio: Strada della Commenda 132/D, 36100 Vicenza

Abitazione: Strada del Forte Alberoni 14, 30126 Venezia (Lido)

e-mail: trevisantonia@interfree.it



COMUNICATO STAMPA





Antonia Trevisan vive alle pendici dei Colli Berici, immersa nel verde e nella nitida luce. Per molti aspetti qui la famiglia dell’artista ha riconosciuto le dolci colline umbre.

Industriosa, Antonia ricerca da anni il fascino dei tessuti, dei vetri, delle carte antiche.

In quel piccolo angolo di mondo, lontano dagli affanni, il tempo ritma le volute del segno barocco rincorso per mille volute su vetri assemblati al vivo, liberi dalla legatura al piombo, a conquistare impercettibili passaggi tonali o decise scansioni cromatiche.

Il lussureggiare degli olivi e dei cipressi ammanta tratti di crete slavate e arenarie secolari, le famose pietre dei berici.

L’Artista si mette in ascolto della voce del legno, dei ciottoli, dei metalli, degli ossidi, di vernici accettando i suggerimenti offerti dagli elementi, che borbottano storie di risonanze e corrispondenze tra corpo e psiche, tra speranze e illusioni, tra sogni e desideri, con una fede che supera l’opacità del concreto e libera verso l’alto l’eterna dimensione dello cielo.”


Questi accenti si riversano sulla tavolozza che Antonia stempera o raggruma sulle tele o sulle carte.

Antonia infaticabile lavora e riassume emozioni e speranze di un sensibile femmineo che coniuga sentimenti e passioni per lastricare una strada, pietra dopo pietra, con un’energia creativa gonfia di evocazioni di tutta quella preziosa bellezza ricamata nell’animo, dove consumano tracce, profili e sinopie quali presenze fluide, lattiginose come tracce appena percettibili, ora grumi sfiniti di presenze ispessite e coriacee, da ripetuti strappi e rattoppi della carne e del sangue.” (Marifulvia Matteazzi)



Reperti… sindoni: testimonianze di una natura accogliente che lascia ovunque la sua traccia vitale. E proprio per via di queste alchimie l’artista riflette su questa eterna ospitalità della vita: il tempo è concesso all’umano per leggere sulle rughe tracce di esistenza… storia.

Orizzonti dilatano la contemplazione pacificata e asciutta, o nubi plumbee preannunciano temporali d’estate. Lame d’azzurri e d’indaco a rivelare orizzonti d’infinito.

Crisalidi celano trasformazioni: genesi e metabolismi di materia rappresa. Inusitate aggregazioni suscitano emozioni nell’eterno gioco di creazione e dissoluzione. Estetica e Gioco. Mistero che aleggia sulle acque, passi misteriosi nel Giardino.








NOTE BIOGRAFICHE




Nasce a Vicenza, vive e lavora a Vicenza e a Venezia. Ha insegnato nelle scuole medie di Castelgomberto, Chiampo, Vicenza, Arcugnano, cercando di dialogare con i ragazzi attraverso la composizione grafica, i colori, la fotografia e il teatro. Ha partecipato con i propri allievi a mostre e concorsi condividendo tali percorsi con molti artisti (per la fotografia Attilio Pavin, per il teatro “I Salbanei” e “i Carrara”, con i quali ha anche ideato e prodotto uno spettacolo di animazione e video “La zucca magica”).

Parte della sua vita é stata dedicata agli allievi cercando di liberare la loro forza creativa. Contemporaneamente ha continuato la sua ricerca individuale nella pittura, utilizzando materiali diversi, fra cui il vetro. Nel 1988 ha creato la ditta “Antonia Trevisan - Idee colore” finalizzata principalmente alla progettazione ed esecuzione di vetrate artistiche per privati ed enti pubblici (fra cui il cimitero e la seicentesca cappella dell’Olmo di Sossano).

Negli anni novanta ha trasferito la sua profonda conoscenza del colore in un progetto di riqualificazione del centro storico di Campiglia dei Berici.

Il continuo interesse per i materiali che intervengono nella nostra vita l’ha portata ad estendere la sua ricerca nel campo dei tessuti. Il tessuto come elaborazione umana, sapiente di fibre animali, vegetali e sintetiche, come espressione della creatività coniugata all’uso.

Tessuti come paramenti, vestimenti, come simbolo.

Nel 2001 ha creato con Loretta Zampieri la ditta “Il giardino dei Ciliegi” dando volutamente un valore artigianale e artistico all’uso del tessuto come “sartoria della casa”.

Antonia Trevisan lavora a Vicenza in Strada della Commenda, in uno spazio profondamente relazionato alla natura, sui Colli Berici, e a Venezia, in Campo delle Beccarie, dove l’odore del mercato del pesce di Rialto si mescola col grido dei gabbiani e con il miracolo della luce che rimbalza sull’acqua dei canali.


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