A ciascun artista il suo sogno

Galleria Valmore

Apuntozeta  
index: _

Valmore studio d'arte - Vicenza

11 giugno - 30 giugno 2010





inaugura venerdì 11 giugno 2010 alle ore 18.00 la mostra


Malipiero - Livio Seguso: a ciascun artista il suo sogno





dal martedì al sabato

dalle 15.00 alle 19.00


luglio su appuntamento





inaugurazione

venerdì 11 giugno ore 18.00





Valmore studio d'arte s.a.s. di Valmore Zordan
contrà Porta S.Croce 14, 36100 Vicenza
Tel: +39 0444 322 557
skype: valmorestudioarte
e-mail:
arte@valmore.it
www.valmore.it









COMUNICATO STAMPA


Tutti noi coltiviamo i nostri sogni, ma è solo degli artisti la capacità di trasformarli in qualcosa di sensibile da offrire all'osservatore permettendogli di intravvedere quel loro mondo irreale o addirittura di partecipare a quel sogno.


Malipiero sogna partendo da fatti che coinvolgono la coscienza collettiva e hanno la forza del mito, e li racconta con la grazia e la levità che caratterizza appunto il sogno, in modo da sciogierne la drammaticità. Tutto questo per mezzo di una tecnica assolutamente personale che coinvolge la capacità percettiva dell'osservatore per condurlo all'emozione creando figure ambigue e inafferrabili. “I collage di Malipiero propongono immagini instabili e non autonome, in quanto immagini in formazione stabilizzate e compiute dal nostro occhio e cervello, in un continuo passaggio fra figura e sfondo, inestricabilmente legate l'una all'altra. Queste opere si strutturano attraverso un'intrinseca instabilità e inestricabilità delle immagini, ed è proprio in questa dimensione che Malipiero gioca un'intenzione forte del suo fare artistico: il “porre in relazione”. E lo fa a tutti i livelli: dalla costruzione tecnica e visiva attraverso il porre fianco a fianco, striscia a striscia, i diversi pezzi delle immagini, alle associazioni mentali simboliche che scaturiscono inevitabilmente dal confronto fra “icone”. Lo spettatore è infatti indotto a porre in relazione, a confrontare per contrasto o per similitudine il significato simbolico delle immagini, in una lettura per associazione.” (Monica Bonollo)


Diverso è il senso del sogno di Livio Seguso. Il suo sogno si trasforma in segno nei progetti per le sue sculture, ma si riappropria della dimensione del sogno nell'esecuzione delle stesse, che uniscono la forza dei materiali (legno, marmo, acciaio) alla levità, alla trasparenza, alla luminosità del vetro, che sembra scaturire dalla materia come un desiderio irrefrenabile di luce. Vetro ottenuto con sapiente manualità a volte al limite della fattibilità che ci arriva da una sapienza antica trasferita in forme la cui astrazione ci riporta nella dimensione del sogno. Solo nel sogno si può pensare di far germinare levissime canne di vetro dall'acqua della laguna e solo come in sogno si può leggere in esse il canto del vento, il colore del cielo, il cangiare della luce e la corsa delle nuvole. “Vegetazione '95 (realizzata per la mostra “Artelaguna” della Biennale di Venezia del 1995) rappresenta la realizzazione di una vera e propria utopia plastica, perchè la materia sembra aver perduto in questa occasione ogni fisicità, annullata com'è in una “trasparenza” che dichiara allo stesso tempo la resistente fragilità del vetro e la purezza della immaginazione ideativa dell'artista.” (Enzo Di Martino) Solo un sogno può far sì che all'interno del tronco di un larice cresca e si espanda un'anima di vetro che lo trasfigura, lo snatura, percepito allo stesso tempo come un fenomeno naturale.



Saranno presenti gli artisti.

In galleria pubblicazioni recenti sull'opera degli artisti:

Malipiero: “Ho fatto un sogno” edizioni Meta

Livio Seguso: “Dal sogno al segno” editoriale Giorgio Mondadori





Piero Maffessoli è nato a Brescia il 6 ottobre del 1934. Dal 1939 vive a Firenze. Ha collaborato, una volta terminati gli studi, alla rivista “Numero” diretta da Fiamma Vigo. Nel 1960 ha aperto la tipografia S.T.A.F. e, nel 1976, ha fondato, in collaborazione con Antonio Bueno la rivista “Visual”, alla quale ha lavorato fino al 1979. Ha dato poi inizio, nel 1981, alle pubblicazioni di “Meta - parole e immagini” diretta da Claudio Cerritelli. Ha condiviso e sostenuto, fin dalla sua nascita, la Poesia Visiva e il movimento Fluxus, per i quali ha organizzato numerose manifestazioni artistiche tra le quali “Effimera” a Firenze e “Musica e no” a Siena. Sue opere si trovano a Chicago, Cairo, Parigi e in numerose collezioni italiane e straniere. Tra le esposizioni citiamo Galleria d’Arte Saturnia a Saturnia nel 1999, Ambasciata Italiana di Città del Cairo (Egitto) nel 2002, Giubbe Rosse a Firenze, Murales a Città di Diamante (Cosenza) e Omaggio a Mario Luzi presso Palazzo Tè a Mantova nel 2003, Museo Comunale di Praia a Mare (Cosenza) e Valmore studio d'arte nel 2006, Galleria Cellai a Prato nel 2008, Galleria Arte Capital a Brescia e Castello di San Giorgio a La Spezia nel 2009, Florence Art a Firenze e Valmore studio d'arte nel 2010. Opere in permanenza presso Tornabuoni Arte, Firenze.



Livio Seguso nasce a Murano nel 1930, vive e lavora a Venezia e Murano. Ha esposto in musei di tutto il mondo in mostre personali tra cui citiamo Museo d'Arte Moderna di Ca' Pesaro nel 1980, Palazzo Ducale di Mantova nel 1981, Frauenauer Glass Museum in Germania nel 1983, National Gallery di Praga nel 1984, National Gallery Tölgyfa di Budapest nel 1987, Museo de Arte e Vidrio de Alcorcon di Madrid nel 2004, Casa dei Carraresi a Treviso nel 2007, National Museum of History a Taipei in Taiwan nel 2008. In mostre collettive ha partecipato a 4 Biennali di Venezia nel 1972, nel 1986, nel 1995 e nel 2009, al Museo Correr di Venezia nel 1982, in Germania presso il Bomann Museum di Celle e il Kunstmuseum di Dusseldorf nel 1990, all'International exhibition of contemporary glass. Rouen presso Musées de Rouen nel 1991, al Museo de Arte Contemporàneo de Monterrey (Mexico) nel 1992, alla Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Ca' Pesaro a Venezia nel 1995, a Palazzo Franchetti a Venezia nel 2004, Alfred Berkowitz Museum nel Michigan (USA) nel 2009.



_