Diversi
e divisi. Divisi perché diversi.
Un
racconto d’amore, un saggio socio-religioso, uno sfogo
emozionale, una provocazione intellettuale, una denuncia a cuore
aperto? Sono queste le domande che Franco Bruno Vitolo pone nella
sua introduzione al libro di Nella Rega “Diversi e Divisi”.
In
questa opera terza dell’autore si crea un cammino d’identità
e, al tempo stesso, di rottura con i due libri precedenti: “A
sud di Bagdad” (cronaca dell’Iraq negli anni della
guerra di Bush) e “Sud dopo Sud” (inchiesta nel Libano
della guerra civile). Nei primi due libri/réportage in zone
di conflitto, dominava l’angolazione del democratico aperto
alla cooperazione, del brillante inviato RAI, che non vive la
cronaca “per veline”, e non per caso si trova a Nassirya
pochi giorni prima del tragico attentato, e non per caso riesce ad
intervistare i leader libanesi più inaccessibili. Con
“Diversi e divisi”, il réportage parte
direttamente da un’esperienza personale, un’esperienza
ravvicinata con la religione islamica.
Una
storia d’amore tra un giornalista del profondo Meridione
europeo con un’affascinante donna sciita, nella quale è
rilevante l’impossibilità di dialogare davvero alla
pari. Ma di un amore “diviso”, quello che si consuma tra
un uomo e una donna, “diversi”. Distanti nel modo di
comunicare, di baciare, di fare l’amore. Una storia di
“diversità” che dividono, che erigono steccati
dialettici, culturali, religiosi, addirittura nelle pratiche
sessuali.
Un’esperienza
fatta di viaggi, persone, tentativi, amore, ricerca di autenticità.
Un cammino che inizia nel Libano alla fine dell’occupazione
siriana ed arriva fino alla Roma cattolica, alle sue donne senza
velo, all’integrazione possibile. Un cammino che a tentoni
procede tra le mine vaganti del non-pensiero, delle regole da
seguire necessariamente, e tra di esse cerca di districarsi. Per
capire a che punto si può essere fedeli fino all’obbedienza,
quale sottile confine può separare la libertà dalla
scelta nel credo delle religioni. Giorno dopo giorno, nelle
abitudini che più ci toccano nel quotidiano, quanto ampio è
il margine concesso all’individuo? Quanto può incidere
nelle scelte personali il senso di appartenenza, specie se non
sottoposto al libero arbitrio? Un uomo e una donna sono prima di
tutto individui o soprattutto i rappresentanti di un gruppo di
provenienza (religioso, politico, o sociale che sia)? La risposta è
arrivata col tempo.
“Diversi
e divisi”, non è un giudizio, ma la constatazione di
essere davvero differenti dal mondo musulmano; è un libro per
sfatare il mito del razzismo di noi occidentali e le critiche che
noi riceviamo, in questo senso, dai musulmani.
Nello
Rega, è giornalista della redazione Esteri di Televideo
Rai. Ha lavorato per il Giornale Radio Rai, San Marino RTV
(consociata Rai), Tg3, Radio Dimensione Suono. E’ stato
inviato in Romania, Grecia, Albania, Jugoslavia, Algeria, Cipro,
Iraq, Kosovo, Libano, Territori Palestinesi, Israele, Afghanistan.
Ha vinto premi di giornalismo e comunicazione internazionali e
italiani, tra cui l’edizione 2006 della “Campana
d’argento per la Pace”. Dal 2005 è Presidente
della Together Onlus e del progetto umanitario Libanitaly.
Coordinerà la serata Liliana Magnani, presidente di
Coop Veneto sc, Valdagno.