UN
LIBRO IN RETE
Stranieri
in casa nostra
Immigrati
e italiani tra lavoro e legalità
Università
Bocconi Editore
FRANCESCO
DAVERI
autore
del libro
BRUNO
ANASTASIA
ricercatore
introduce
e coordina
ANDREA
POZZAN
guanxinet
martedì
9 novembre 2010 ore 20.30
PALAZZO
FESTARI - Corso Italia n.63 – Valdagno (VI)
per
informazioni: info@guanxinet.it
tel. 0445 406758 fax 0445 408485
in
collaborazione con Libreria De Franceschi snc Valdagno (VI) tel 0445
412877
Non
c'è dubbio che "casa nostra" si sia riempita di
"stranieri", a un ritmo che in Europa, negli ultimi anni,
hanno seguito solo gli spagnoli. Attualmente gli stranieri sono in 5
milioni, l’8% della popolazione totale che vive in Italia.
Fare
i conti con la loro presenza quotidiana è un cambiamento
epocale per un paese che, per decenni dalla fine dell’Ottocento,
si era abituato a vedere i suoi cittadini andare in giro per il mondo
in cerca di fortuna. E’ dalla metà degli anni Settanta
del Novecento che le cose sono cambiate: da allora, il numero di
stranieri in entrata ha superato il numero di italiani che se ne
andavano.
Non
c'è dubbio che provenendo da tutto il mondo, essi siano
diversi da noi; non c'è dubbio che i problemi siano tanti e
quello della relazione tra immigrazione e criminalità sia il
problema dei problemi.
Che
pensare, che fare? Secondo l’autore Francesco Daveri, per
affrontare i problemi e cogliere le opportunità occorre
parlare anche di noi, non solo di "loro". Occorre guardarci
allo specchio. Ci capita di sentirci stranieri, cioè estranei,
perché siamo insoddisfatti della cornice, dell’ambiente,
delle condizioni in cui ci troviamo a lavorare, delle forme di
convivenza sociale, delle istituzioni, della politica. Accade spesso,
come quando il nostro vicino d’ufficio fa una carriera più
rapida della nostra senza avere fatto quello che doveva per
meritarlo, quando i nostri figli fanno fatica a trovare un posto di
lavoro nonostante abbiano fatto del loro meglio a scuola o
all’università, quando abbiamo difficoltà a
ottenere un certificato di cui abbiamo bisogno in un ufficio
pubblico.
Anche
noi quindi ci sentiamo spesso stranieri a casa nostra: una delle
ragioni, infatti, per cui gli immigrati ci appaiono così
estranei ha a che vedere anche con l'italianissima abitudine
all'informalità e all'ingiustizia. Se gli immigrati che
arrivano delinquono da noi più che in altri Paesi, se una
parte di loro viene in Italia per la ragione sbagliata, forse c'è
qualcosa nelle nostre regole, nelle nostre istituzioni, nel nostro
modo di stare insieme che attira da noi proprio questo tipo di
persone e non altre. Siamo disgraziatamente il paese di Gomorra ma
anche il paese in cui il rispetto delle norme è mediamente
inferiore al resto dell’Europa, anche nelle aree d’Italia
più sviluppate, il paese dove “fare il furbo” è
un atteggiamento diffuso e pagante a tutti i livelli.
“Stranieri
in casa nostra” attraverso l’analisi di dati, fatti e
punti di vista propone alcune idee per cambiare le cose, per sentirci
a nostro agio (oltre che padroni) in casa nostra, a partire dal
combattere le informalità, di cui si dice gli italiani siano
maestri, nelle sue forme deteriori.
Francesco
Daveri è professore ordinario di Politica Economica
all’Università di Parma e docente nel programma Mba
della SDA Bocconi. Ha collaborato con la Banca Mondiale, il Ministero
dell’Economia e la Commissione Europea; scrive su “Il
Sole 24 Ore” ed è membro del Comitato di redazione de
“LaVoce.info”. Ha pubblicato “Centomila punture di
spillo” (2008) con Carlo De Benedetti e Federico Rampini e
“Innovazione cercasi” (2006). Parteciperanno alla serata
Bruno Anastasia, esperto di analisi del mercato del lavoro
presso l’Ente Veneto lavoro, docente a contratto di Economia
del lavoro alla Facoltà di Scienze della Formazione
all’Università di Trieste, e Andrea Pozzan, della
società “Deca & Associati”
(http://www.deca-associati.it/),
professionista nel campo delle risorse umane.
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