UN
LIBRO IN RETE
“NDRANGHETA
PADANA”
Rubbettino
Editore
ENZO
CICONTE
autore
del libro
FRANCESCO
SAVERIO
PAVONE
magistrato
introduce
e coordina
PIERPAOLO
ROMANI
Associazione
“Avviso Pubblico”
giovedì
13 gennaio 2011 ore 20.30
PALAZZO
FESTARI - Corso Italia n.63 – Valdagno (VI)
per
informazioni: info@guanxinet.it tel.
0445 406758 fax 0445 408485
in
collaborazione con Libreria De Franceschi snc Valdagno (VI) tel 0445
412877
Omertà,
pizzo, infiltrazioni mafiose nel mondo della politica e dell’impresa,
‘summit mafiosi’. Parole e concetti che rimandano
istintivamente al Sud. Eppure la mafia, e in particolare la
‘ndrangheta, non è un problema unicamente meridionale,
perché da anni è presente anche in terra lombarda. Di
questo parla ‘Ndrangheta Padana”, l’ultimo libro di
Enzo Ciconte, uno dei maggiori studiosi della criminalità
organizzata. La ‘ndrangheta è l’unica
organizzazione criminale ad avere due sedi, Reggio Calabria e Milano.
La “Padania”, è da decenni teatro di loschi
affari, scrive Ciconte, e, nonostante se ne parli ormai da tempo,
politici e amministratori locali, con lodevoli eccezioni, fingono di
non vedere o negano spudoratamente l’evidenza. L’autore
indaga la “mutazione genetica” della ‘ndrangheta al
nord negli ultimi anni, il passaggio dalle tradizionali
manifestazioni dell’agire ‘ndranghetistico (omicidi,
sequestri di persona, intimidazioni), a forme di controlli di settori
economici (il movimento terra, la concessione di finanziamenti a
soggetti in difficoltà) e di infiltrazioni nelle istituzioni
pubbliche, a livello locale. Gli ‘ndranghetisti hanno il
controllo di una parte del territorio, hanno molti soldi e li
prestano a usura, si sono impossessati di case, alberghi, bar,
ristoranti, pizzerie, supermercati, imprese, sono presenti negli
appalti dell’Alta Velocità e hanno lambito quelli
dell’Expo. E’ la mafia dei colletti bianchi, degli
“uomini cerniera”, degli insospettabili, degli
invisibili. Un cancro che dilaga in Padania con una struttura che la
Direzione Investigativa Antimafia definisce di tipo “federativo”.
Ciconte nel libro ripercorre le indagini che hanno portato alle
recenti operazioni anti-‘ndrangheta al Nord, e che hanno
evidenziato la natura di un’organizzazione che punta alla
globalizzazione degli affari, ma che non dimentica i riti più
tradizionali. Un’organizzazione verticistica che oggi è
più forte ed arrogante perché è più
ricca. Enzo Ciconte getta luce su questa realtà finora
sommersa, fa nomi e cognomi di politici, imprenditori,
professionisti, legati a doppio filo alla ‘ndrangheta e che
pure continuano a occupare posti di prestigio e di potere in
Lombardia e in tutto il Nord. Enzo Ciconte, è stato consulente
presso la Commissione parlamentare antimafia dalla XIII alla XV
Legislatura (1997-2008). E’ docente di Storia della criminalità
organizzata all’Università di Roma Tre e autore di
numerose pubblicazioni, tra cui: “Storia criminale. La
resistibile ascesa di mafia, 'ndrangheta e camorra dall'Ottocento ai
giorni nostri” (2008), “Australian 'ndrangheta”
(con Vincenzo Macrì, 2009), “Osso, Mastrosso,
Carcagnosso. Immagini, miti e misteri della ‘ndrangheta”
(con Vincenzo Macrì e Francesco Forgiane, 2010), “Il
ministro e le sue mogli. Francesco Crispi tra magistrati, domande
della stampa, impunità” (con Nicola Ciconte, 2010).
Francesco Saverio Pavone è Sostituto Procuratore Generale
presso la Corte d’Appello di Venezia. Il
Magistrato ha seguito in prima persona, fin dall'inizio,
l'inchiesta sulla mafia del Brenta, ed in particolare le indagini
sulla banda di Felice Maniero, l'unica nel Veneto condannata per
associazione per delinquere di stampo mafioso. Coordinerà
la serata Pierpaolo Romani, coordinatore nazionale attività e
progetti di “Avviso Pubblico, Enti locali e Regioni per la
formazione civile contro le mafie” (www.avvisopubblico.it).
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