LAC
- LAGORIO ARTE CONTEMPORANEA
Brescia
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Giuliano
Dal Molin
dal
21 gennaio al 31 marzo 2012
vernissage:
21 gennaio 2012. ore 18:00
curatori:
Elena Forin
orario:
da martedì a sabato ore 9:30 -12:30 e 15:30 - 19:30
domenica
e lunedì chiuso
(possono
variare, verificare sempre via telefono)
Giuliano
Dal Molin torna alla LAC Lagorio Arte Contemporanea con molti dei
suoi ultimi lavori; installazioni, sculture, carte e bozzetti
accompagneranno il visitatore nell'universo coloristico e spaziale
dell'artista.
comunicato
stampa
LAC
Lagorio Arte Contemporanea è lieta di annunciare la mostra
personale dedicata a Giuliano Dal Molin (Schio, Vicenza,
1960). Ribadendo un interesse e un rapporto con l’artista
consolidato da tempo, la galleria con questa esposizione a cura di
Elena Forin, intende dare rilievo alle possibilità monumentali
e pittoriche insite nel lavoro di Dal Molin, offrendo al proprio
pubblico un’esperienza inedita all’interno del suo
universo poetico. La relazione e l’analisi dello spazio sono
gli elementi da cui trae origine questa mostra, segnata fin
dall’ingresso in galleria da opere di grandi dimensioni a
punteggiare gli ambienti e a dar loro una inedita lettura. Ad
accogliere gli spettatori è una grande porta, la cui purezza
formale e cromatica rappresenta una soglia ideale per entrare nello
snodo tra la realtà e il valore pittorico che caratterizzano
la ricerca dell’artista. Sull’ambiguità di questi
due universi è basato ogni elemento dell’allestimento:
ciascuna delle due sale ospita infatti un’opera di grande scala
concepita appositamente per lo spazio. Tale scelta testimonia non
solo la volontà dell’artista di lavorare in maniera
specifica nei suoi contesti di intervento, ma apre anche in maniera
decisiva l’indagine sui valori di superficie che hanno sempre
rappresentato un asse portante nell’opera di Dal Molin. Accanto
a queste opere in cui le tensioni della linea si intersecano con la
struttura reale degli ambienti ri creata dall’artista,
compaiono quelle opere che maggiormente hanno avuto un peso nella
definitiva maturazione di questa visione: oltre a un notevole numero
di disegni, tutti inediti, Dal Molin dà voce ad altre visioni
installative, come la grande colonna o come 1- 2004, un lavoro
composto da 17 elementi che raccolti in una visione unitaria
trasformano profondamente lo spazio attraverso cambiamenti minimi
nelle forme e grazie a un potente impianto cromatico. Accanto a
queste opere, ne saranno accostate altre che seppur di dimensione più
raccolta, offrono un ulteriore affondo nella grande coerenza di
questo linguaggio focalizzato sui valori dello spazio e della più
pura poesia del colore. La mostra è accompagnata da una
pubblicazione con un saggio critico di Elena Forin e con un ricco
apparato di immagini.
Giuliano
Dal Molin è nato a Schio (VI) nel 1960; vive e lavora a
San Vito di Leguzzano (VI). Interessato al dialogo tra materiali
(metalli, polveri, pigmenti) e forme essenziali, Dal Molin azzera
quasi il colore e lo tratta come una velatura che è “traccia
del gesto del dipingere”. L’interesse per la struttura e
la costruzione del lavoro, unitamente alla volontà di
interagire direttamente con lo spazio, a una scelta di colore/non
colore, di luci/ombre, di bianco/nero, di essenzialità e
rigore completano l’universo della sua indagine. Ha partecipato
a varie mostre, tra cui si ricordano le molteplici collettive presso
la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia (1984, 1989 e 1991). Nel
1992 ha una sala personale presso la stessa Fondazione, dove espone
anche nel 1993 a “Deterritoriale”, evento della XLV
Biennale di Venezia. Tra le altre collettive si rammentano “Uno
per uno” al Museo Casabianca di Malo (VI) nel 1993, “Il
giardino in vaso” a Villa Pisani, Stra (VE) nel 1996, “Dal
Molin – Morganti – Rizzi” alla Galleria Icona di
Venezia (1998), “Materia-Niente” alla Fondazione
Bevilacqua La Masa (2001), “Sincretiche astrazioni”
presso la Fondazione Zappettini di Chiavari (GE) nel 2006,
“Continuità in movimento” presso LAC Lagorio Arte
Contemporanea Brescia (2009), “Ars Now For Ethipia” da
Seragiotto Ars Now di Padova (2010), e “il segno e il
passaggio” alla Galleria di Palazzo Ducale di Pavullo (MO) nel
2011. Tra le principali personali si segnalano: “Opere
recenti”, Galleria Fuxia, Verona, 1990; “Giuliano Dal
Molin”, Galleria La Giarina, Verona, 1992 (1996, “Four
Rooms”, e 1998); “Giuliano Dal Molin”, Galleria La
Polena, Genova, 1992; Galleria Barbierato, Asiago (VI), 1993;
Galleria Vanna Casati, Bergamo, 1997; “Unopertre”, Andrea
Pronto Arte Contemporanea, Crespano d/g (TV), 2000 (e “Nel
visibile”, 2003); “tutta carta”, Museo Casabianca,
Malo (VI) 2003; “La misura del fare”, LAC Lagorio Arte
Contemporanea, Brescia, 2005; “Oratorio della disciplina”,
Rovato (BS), 2006 e “Giuliano Dal Molin”; Galleria Lara e
Rino Costa, Valenza (AL), 2010.
patrocini:
Comune di Brescia Provincia di Brescia
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