UN
LIBRO IN RETE
Dialettica
della
fede
Le
Lettere Editore
MarcoVannini
autore
del libro
in
dialogo con
Marcello
Ghilardi filosofo
giovedì
12 aprile 2012 ore 20.30
PALAZZO FESTARI -
Corso Italia n.63 – Valdagno (VI)
per
informazioni: info@guanxinet.it
- www.guanxinet.it
tel. 0445 406758
in
collaborazione con Libreria De Franceschi snc Valdagno (VI) tel 0445
412877
“Solamente quando si ha
fede si pensa; chi non ha fede non pensa; pensa solamente colui che
ha fede”, si legge nella Chandogya Upanishad (VII, 19).
Anche nel mondo cristiano – da Meister Eckhart a Hegel,
passando per San Giovanni della Croce – è presente la
consapevolezza che non vi sia pensiero senza fede, ma anche, per
contro, che neppure vi sia fede senza pensiero. Contrariamente
all'opinione comune, infatti, la fede non è affatto credenza,
produttrice di rappresentazioni religiose, sostitutive del sapere
scientifico e destinate al conflitto con esso, ma distacco, ovvero
movimento della ragione verso l'Assoluto, che nega ogni
rappresentazione e toglie via ogni elemento accidentale dell'animo,
conducendo così alla scoperta dello spirito. La riflessione
hegeliana, che costituisce l'argomento principale del libro di
Vannini, ha dietro di sé anche la filosofia moderna e
l'Illuminismo, opera quindi anche su problemi materiali diversi e con
un ben diverso linguaggio, rispetto al maestro medievale, ma ciò
che è comune è assai più forte a ciò che
è diverso. Ciò che interessa all'autore trattare nel
libro è la comprensione della fede attraverso Hegel e solo per
questo si richiama Eckhart. La sostanziale incomprensione e rigetto
di Hegel da parte delle Chiese ha approfondito la frattura tra
scienza e fede, tipica della modernità, ed ha, da una parte,
aperto la strada agli irrazionalismi di ogni tipo, dall'altra ha reso
la fede sempre di più fatto psicologico-sentimentale, non in
grado di proporsi alla mentalità scientifica. Così la
filosofia, nel senso forte, è scomparsa dal nostro orizzonte
culturale, il suo posto non lo hanno preso le cosiddette
scienze umane, nella crisi del nostro intero mondo. Hegelianamente
bisogna dire che così doveva essere e vi sono abbondanti
ragioni per questo, ma oggi i tempi appaiono maturi per una diversa
valutazione delle cose. Proprio lo studio di Hegel fa comprendere la
falsità della alternativa tra fede, intesa come credenza, e
scienza, intesa come pensiero privo dei fede: la fede, infatti, non è
una credenza e un pensiero privo di fede non è un pensiero ma
solo ideologia. Hegel fu davvero, nei nostri tempi, il grande teologo
dello spirito ed è proprio la comprensione di questa nozione a
costituire la ragione d'essere del libro di Vannini, che non è
quindi solo uno studio su Hegel, o su Eckhart: usando come
riferimento questi grandi maestri, è prima di tutto una
riflessione svolta a partire dal presente – e dunque
confrontandosi con le idee del presente - per uscire
dall'alienazione, laica o religiosa che sia, e per trovare infine
nello spirito il reale, la pienezza della vita, verità e
libertà.
Marco Vannini, è
il maggiore studioso italiano di mistica speculativa, della quale ha
edito numerosi autori, tra cui Eckhart, Silesius, Margherita Porete,
Fénelon. Tra le sue pubblicazioni più recenti:
“Introduzione alla mistica” (2000), “La mistica
delle grandi religioni. Induismo, buddismo, ebraismo, islamismo,
cristianesimo” (2003), “Tesi per una riforma religiosa”
(2006), “Mistica e filosofia” (2007), “La religione
della ragione” (2007), “Sulla grazia” (2008),
“Storia della mistica occidentale. Dall'Iliade a Simoner Weil”
(2010), “La mistica delle grandi religioni” (2010),
“Prego Dio che mi liberi da Dio. La religione come verità
e come menzogna” (2010) . Condurrà l’incontro
Marcello Ghilardi, filosofo, dottore di ricerca in Estetica,
con attività di ricerca presso il Dipartimento di Filosofia
dell’Università di Padova .
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