San
Vito di Leguzzano (VI)
via Leogra, S.P. 46 al km
21
www.centrostabile.it
csc_centrostabile@yahoo.it
tel.
349 2943281
sabato
21 aprile ore 22.00
GRANDI EVENTI
FRED
FRITH (UK) & THERESA WONG (USA)
-
due date in Italia -
Fred Frith
- chitarra, oggetti, voce
Theresa Wong - violoncello,
voce, effetti
Fred
Frith è probabilmente il musicista/compositore
contemporaneo più influente ed innovativo degli ultimi
35/40 anni,
padre di musiche (dal rock all'improvvisazione
pura, dal pop alla musica per film) e di modi di suonare la
chitarra che hanno "corrotto" diverse generazioni di
muscisti:
una figura mitica nella musica contemporaena.
Autore
di una discografia sterminata citiamo solo i progetti più
seminali e storici: dai Naked City agli Art Bears,
fondatore degli Henry Cow e poi Massacre, Keep
The Dog, Skeleton Crew e Cosa Brava. Ha inoltre
collaborato con i più importanti musicisti degli ultimi
trent’anni, fra cui Robert Wyatt, Brian Eno,
Lars Hollmer, The Residents, Lol Coxhill, John Zorn,
Bill Laswell, Derek Bailey, Iva Bittová, Bob
Ostertag, Tom Cora, Eugene Chadbourne e tanti altri,
attività che si affianca a quella di chitarrista solista.
Attualmente Frith è Professore di Composizione al
Dipartimento di Musica del Mills College di Oakland (California).
Sarà in duo con la violoncellista/cantante Theresa
Wong, musicista della "nuova" generazione, che si
sta affermando nella scena dell'improvvisazione americana con la
benedizione di John Zorn.
www.fredfrith.com
www.theresawong.org
www.scaruffi.com/vol3/frith.html
Fred
Frith, chitarrista, compositore, songwriter e grande
improvvisatore, dotato di una tecnica chitarristica unica, ha
ridefinito i possibili usi della chitarra in più di
trent’anni di carriera musicale. Frith esplora i diversi
territori della musica con grande curiosità, senso del
gioco e un amore per la ricerca che lo hanno fatto apprezzare da
musicisti come John Zorn. Per questo è diventato una sorta
di icona della musica d’avanguardia dove la poesia si sposa
con la ricerca costante di nuove sonorità e spazi musicali.
Dal suo esordio discografico con gli Henry Cow ha attraversato
generi e continenti, basta qui ricordare Art Bears, Skeleton Crew,
Massacre, le collaborazioni con i Material e John Zorn, i duetti
con Chris Cutler e Henry Kaiser, la copiosissima produzione
solista, il Guitar Quartet, l’attività di
improvvisatore in contesti svariatissimi, l’insegnamento
universitario e così via.
Il suo nome compare in più
di 400 album. Tra i recenti lavori di Frith c’è un
doppio cd di brani per quartetto d’archi con il quartetto
Arditti, Uwe Dierksen al trombone e William Winant alle chitarre e
le musiche per “Touch the Sound” (2004), il
documentario di Thomas Riedelsheimer sulla percussionista Evelyn
Glennie. Nel 2008 è uscito “Back to Live” (che
contiene musica da camera eseguite da altri musicisti) e
“Unsquare” (un esperimento per tre artisti –
Frith, Masaoka, Ochs – che improvvisano in stanze
separate).
Fondatore del gruppo rock d’avanguardia
Henry Cow, Fred Frith è stato componente degli Art Bears,
dei Naked City, dei Massacre e degli Skeleton Crew. Ha inoltre
collaborato con i più importanti musicisti degli ultimi
trent’anni, fra cui Robert Wyatt, Brian Eno, Lars Hollmer,
The Residents, Lol Coxhill, John Zorn, Bill Laswell, Derek Bailey,
Iva Bittová, Bob Ostertag e tanti altri, attività
che si affianca a quella di chitarrista solista.
Nel 1968
Fred Frith fonda il gruppo Henry Cow, assieme a Tin Hodgkinson e a
Cris Cutler: sono loro i membri che compariranno in tutti i dischi
degli Henry Cow, usciti dal 1973 al 1978, a cui si sono tuttavia
aggiunte nel tempo diverse collaborazioni, da Lindsay Cooper a
John Greaves.
Trasferitosi negli Stati Uniti verso la fine
degli anni Settanta, Frith è entrato in contatto con molti
degli esponenti di spicco del panorama newyorkese, da John Zorn a
Tom Cora, da Ikue Mori a Zeena Parkins, dando vita egli stesso ad
alcune tra le formazioni più interessanti in ambito
sperimentale, dai Massacre (con Bill Laswell e Fred Maher) agli
Skeleton Crew e ai Keep the Dog. Attualmente Frith insegna al
Mills College di Oakland in California.
Theresa Wong
insieme a Carla Kihlstedt (nota per i suoi gruppi Tin Hat e 2 Foot
Yard) debutta sulla Tzadik di John Zorn (qui produttore
esecutivo) con un album di miniature per due voci, violoncello e
violino. La violoncellista di San Francisco - già vista in
numerosi progetti al fianco tra gli altri di Ellen Fullman, e come
featurer in gruppi di improvvisazione come Estamos Ensamble o
Bolivar Zoar - attinge dal suo background di composizione e
improvvisazione al Mills College di Oakland con un miscuglio
interessante di modernismo e taglio classico avanguardistico.
Le
sonorità riportano infatti più di una citazione dal
canone compositivo contemporaneo richiamando i vocalizzi di
Luciano Berio (Proud Monster! e in particolare I Saw It che
ricorda le svisate di Kathy Berberian), l’atonalità
di inizio Novecento (Strange Devotion!), una meditazione world
(Nothing, We Shall See) e pure un savoir faire pop (il fantasma di
Björk in This Always Happens e il bel percussionismo di
Candlehat) o folk (il quasi a cappella di Folksong For The
Landless) che dona cantabilità alla tracklist.
Ispirata
dagli schizzi di Goya del 1810-20 (I disastri della guerra), la
Wong costruisce un mondo musicale che prescinde dal tecnicismo e
che riesce a veicolare nell’ascoltatore una sorta di
meditazione-con-strumenti-ad-arco accompagnata da due voci che si
intersecano in un perfetto yin e yang di timbri. Il risultato è
denso di idee che andrebbero probabilmente estese, sia come
organico che come minutaggio dei singoli brani. Ventuno brevissimi
biglietti da visita (si va da un minimo di venti secondi ad un
massimo di sei minuti) che testimoniano un perfetto equilibrio tra
accademia, sperimentazione e coscienza della strumentazione
utilizzata.
Nelle note di copertina si legge: “Se gli
affari globali sono indubbiamente una manifestazione dei nostri
affari individuali, allora dovremmo continuamente nutrirli con
amore, conoscenza e non-conoscenza per portare questi nuclei ad
una trasformazione pacifica”. The Unlearning svela in breve
questo processo dal punto di vista musicale e ci insegna come la
musica possa ancora fare qualcosa, partendo dal ‘non sapere’
socratico fino ad arrivare al rispetto e alla comunione con
l’altro da noi. Un disco prezioso.
Discografia
selezionata
COSA BRAVA
(with Matthias Bossi, Carla
Kihlstedt, Zeena Parkins, The Norman Conquest):
Ragged Atlas
(2010)
DEATH AMBIENT
(with Kato Hideki, Ikue
Mori):
Drunken Forest (2007)
Synesthesia (1998)
Death
Ambient (1995)
MASSACRE
(with Bill Laswell and Charles
Hayward):
Lonely Heart (2007) Meltdown (2001)
Funny
Valentine (1998)
Killing Time (1981)
THE GUITAR
QUARTET
(with Nick Didkovsky, René Lussier, Mark
Stewart):
Upbeat (1998)
Ayaya Moses (1997)
KEEP THE
DOG
(with Jean Derome, Charles Hayward, René Lussier,
Bob Ostertag, Zeena Parkins):
That House We Lived In
(2003)
SKELETON CREW
(with Tom Cora and Zeena
Parkins):
The Country of Blinds (1986)
Learn to Talk
(1984)
ART BEARS
(with Chris Cutler and Dagmar
Krause):
The World As It Is Today (1981)
Winter Songs
(1979)
Hopes and Fears (1978)
HENRY COW:
Western
Culture (1978)
Concerts (1976)
Unrest (1974)
Solo
Projects
Prints (2002)
Cheap at Half the Price
(1983)
Speechless (1981)
Gravity (1980)
Music for
Dance and Theatre
Nowhere/Sideshow/Thin Air (2009)
The
Happy End Problem (2006)
The Previous Evening (1997)
Accidental
(1996)
Allies (1996)
Helter Skelter (1991)
The Technology
of Tears (1987)
Music for Film
Eye to Ear III
(2010)
Touch the Sound (2005)
Eye to Ear II (2004)
Rivers
& Tides (2003)
Eye to Ear (1997)
Middle of the Moment
(1995)
Step Across the Border (1990)
The Top of His Head
(1989)
As Improviser
Long as in Short, Walk
as in Run (with Annie Lewandowski) (2011)
Late Works (with John
Zorn) (2010)
To Sail, To Sail (solo) (2008)
Unsquare (Maybe
Monday w. Gerry Hemingway, Carla Kihlstedt, Ikue Mori, Zeena
Parkins) (2007)
Cutter Heads (with Chris Brown) (2007)
The
Compass, Log and Lead (with Carla Kihlstedt & Stevie Wishart)
(2005)
All is bright but it is not day (with Pierre Tanguay &
Jean Derome) (2002)
Dearness (with Anne Bourne and John Oswald)
(2002)
Whisperings (with Michel Wintsch & Franziska
Baumann) (2001)
Clearing (solo) (2001)
I dream of you
jumping (with Louis Sclavis and Jean-Pierre Drouet) (2001)
Later
(with Mark Dresser and Ikue Mori) (2000)
Two Gentlemen in
Verona (with Chris Cutler) (2000)
SaturnÕs Finger (1999)
(with Maybe Monday)
The Art of Memory (with John Zorn)
(1994)
Live in Prague, Washington and Moscow (with Chris
Cutler) (1990)
Epiphanies (with Derek BaileyÕs Company)
(1985)
Voice of America (with Bob Ostertag and Phil Minton)
(1982)
French Gigs (with Lol Coxhill) (1982)
Guitar Solos
(1974)
As Composer
The Big Picture (with Arte
Quartet, Katharina Weber, Lucas Niggli) (2009)
Still/Urban
(with Arte Quartet) (2009)
Back to Life (with the Callithumpian
Consort, Joan Jeanrenaud, William Winant, Daan
Vandewalle)(2007)
Eleventh Hour (with Arditti Quartet)
(2005)
Freedom in Fragments (Rova Sax Quartet)(2002)
Traffic
Continues (with Ensemble Modern, Zeena Parkins & Ikue Mori)
(2000)
Pacifica (with the Ensemble Eva Kant) (1998)
Helter
Skelter (with Que dÕla Gueule) (1992)
Long on Logic
(Rova Sax Quartet) (1987)
As guest
ROVA:
Ascension
(with Nels Kline, Ikue Mori, Otomo Yoshihide,
Carla Kihlstedt
et al) (2005)
Alvin Curran: Lost Marbles (2004)
John Zorn:
Xu Feng (2001)
Christian Wolff: Burdocks (2001)
Stefan
Tickmeyer: The Science Project (1997)
Looping Home Orchestra:
Live (1993)
Naked City: Absinthe (1993)
Naked City: Radio
(1993)
Naked City: Grand Guignol (1992)
Naked City: Heretic
(1992)
John Zorn: Naked City (1990)
Bob Ostertag: Attention
Span (1990)
Heiner Goebbels: Der Mann im Fahrstuhl
(1989)
Christian Marclay: More Encores (1988)
John Zorn: Hu
Die (1986)
John Zorn: The Big Gundown (1984)
Material:
Memory Serves (1981)
The Residents: Commercial Album
(1980)
Eugene Chadbourne: 2000 Statues (1979)
Lindsay
Cooper: Rags (1979)
Gavin Bryars: Squirrel & the
Ricketty-Racketty Bridge (1976)
Brian Eno: Before and After
Science and Music for Films (1976)
Robert Wyatt: Ruth is
Stranger than Richard (1976)
Audio Library
Etymology
(with Tom Cora) (1997)