Il
gruppo Fluxus si è mosso dando nuovo significato alla
parola “arte totale” abbandonando ogni concezione
specialistica e ogni steccato tra le ideologie e le competenze.
Fluxus è movimento, sperimentazione, smarginamento della
pratica estetica in quella politica, degli ambiti poetici e
disciplinari. Fluxus è il primo movimento che crea
un’unica comunità transnazionale di artisti legati
da una comune intenzione etica di eliminare ogni distinzione tra
la vita quotidiana e il pensiero e la pratica dell’arte.
L’influenza del Fluxus sulle nuove generazioni è
enorme perché oggi i temi trattati dal gruppo negli anni
sessanta sono ormai routine nel contemporaneo.
In
occasione del 50°anniversario del movimento, molti sono gli
happenings e le mostre sul territorio nazionale ed internazionale
per celebrare Fluxus, tra queste l’ampia collettiva di
artisti storici del movimento alla galleria La Giarina Arte
Contemporanea che, in collaborazione con Contemporanea Verona,
presenta una straordinaria performance di Philip Corner (New
York, 1933) e Ben Patterson (Pittsburg, 1934), due tra i più
noti e significativi esponenti, nonchè fondatori del
movimento Fluxus, presso la Società Letteraria a Verona.
L’importanza
del movimento nel Veneto è attestata dall’attività
di collezionisti come Francesco Conz di Verona, che negli anni
settanta hanno organizzato ad Asolo eventi e mostre dedicate ai
protagonisti del movimento. Questa attività ha fatto
nascere un interesse culturale e collezionistico verso questa
avanguardia che sicuramente proprio nel Veneto ha avuto uno dei
luoghi fondamentali della sua diffusione e produzione in Europa.
Tutti gli artisti Fluxus sono stati nel Veneto e hanno
partecipato a performance memorabili. Proprio nel 1995 poi ci fu
una grande mostra a Bassano che vide la presenza, attorno a
Francesco Conz, degli artisti più importanti del momento.
La
parola Fluxus fu pronunciata la prima volta da George Maciunas
nella sua galleria newyorkese, A.G. Gallery, nella primavera del
1961. In quella occasione si presentavano una serie di
performance, chiedendo al pubblico il contributo di 3 dollari per
sostenere la rivista “Fluxus”. Nello stesso anno
viene preparato con il contributo di La Monte Young e Jackson Mac
Low il libro An Antology, edito soltanto due anni dopo.
L’avanguardia
chiamata Fluxus nacque ufficialmente con il Fluxus Internationale
Festspiele Neuester Musik di Wiesbaden (Germania) del 1962.
Vi parteciparono, oltre a George Maciunas, artisti che oggi sono
ritenuti tra i più importanti del secolo come Nam
June Paik, Wolf Vostell, George Brecht, Giuseppe Chiari, Al
Hansen, Gianni Emilio Simonetti, Emmett Williams, Ay-O, Robert
Filliou, Daniel Spoerri e Dick Higgins (teorico
dell’Intermedia e fondatore della casa editrice Something
Else). Questo gruppo di artisti è diventato un riferimento
mondiale per tutta la sperimentazione multimediale. L’idea
di mettere insieme la musica, la performance, la pittura e la
fotografia, nacque da quell’esperienza fondamentale per
tutta l’arte contemporanea e anche per alcuni artisti
attuali come John Armleder.
Successivamente
alla fondazione si aggregarono personaggi che provenivano dal
mondo dello spettacolo e della musica come Yoko Ono, John
Lennon. Ma sicuramente il primo grande momento di
aggregazione di questa generazione, fu la scuola di John Cage a
New York nel 1958. Artisti Fluxus, come Dick Higgins e Philip
Corner, si sono formati su quelle lezioni.
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