UN
LIBRO IN RETE
Accanimento
di Stato
PERCHE'
IN ITALIA
E'
DIVENTATO DIFFICILE PERSINO MORIRE
Edizioni
PIEMME
PAOLO
CORNAGLIA
FERRARIS
autore
del libro
MARCELLO
MARI
medico
geriatra
Introduce
e coordina
MARISA
DAL MASO
guanxinet
giovedì
14 giugno 2012 ore 20.30
PALAZZO
FESTARI - Corso Italia n.63 – Valdagno (VI)
per
informazioni: info@guanxinet.it
- www.guanxinet.it
tel. 0445 406758
in
collaborazione con Libreria De Franceschi snc Valdagno (VI) tel 0445
412877
Accanimento di Stato.
Tabù di Stato
Così la nostra
civiltà ha cancellato l'idea di morte naturale
Tutti
noi dovremmo considerare il fatto che in Italia la gestione della
morte, evento che riguarda seicentomila persone all’anno –
e in ultima istanza, tutti – viene lasciata nell’incertezza
e nell’ipocrisia. Anzi nell’unica certezza che la nostra
volontà rischia di non venire rispettata. A meno che non
combaci con quella di chi ha prodotto la legge sul fine vita, che
incombe sulle nostre teste come una spada di Damocle dopo essere
stata approvata alla Camera. Se i legislatori avessero guardato un
po’ più in là dell’opportunismo politico e
si fossero messi a considerare la realtà dei fatti, si
sarebbero accorti che sono molti, quasi il 70% secondo il Censis, gli
italiani che vogliono avere la possibilità di decidere quando
interrompere le terapie.
Non
sono questioni di poco conto il desiderio di mantenere la dignità
fino alla fine, di poter stabilire dove e come morire, quanta
sofferenza sopportare, quali confini dare a ciò che chiamiamo
vita, e la sicurezza che le nostre disposizioni al riguardo verranno
rispettate. Sono anzi questioni che andrebbero affrontate senza
strumentalizzazioni.
Con
la verve del polemista, il rigore dei dati, e il calore di un vero
medico curante – e ricorrendo al supporto di autorevoli voci,
da Umberto Veronesi a Eugenio Scalfari e Ignazio Marino – Paolo
Cornaglia Ferraris disegna il quadro della situazione attuale,
riepiloga le motivazioni di laici e cattolici sul fine vita, e
smaschera le ipocrisie di un sistema che rendendo arduo il morire,
rende difficile perfino vivere.
Il
libro di Paolo Cornaglia Ferraris racconta storie di uomini e donne,
ma non prima di avere chiarito con qualche dato a che punto è
arrivato il servizio sanitario pubblico in Italia. Lo fa grazie a
specialisti competenti come Michele Gallucci, l'oncologo pioniere
italiano delle cure palliative. Sono storie vere che raccontano
quanto oggi in Italia si fa di buono.
Perchè
prima di qualunque riflessione, sia essa morale, religiosa o
politica, e ben prima di maturare idee, rivedere pregiudizi,
sostenere fedi e ideologie, è indispensabile conoscere e
capire di più, partendo proprio da ciò che realmente
accade. Conoscere il problema e comprendere come il processo del
morire impegni familiari, amici, medici, operatori, organizzazioni.
Paolo
Cornaglia Ferraris è medico specializzato in
ematologia e oncologia pediatrica ed è stato per vent'anni
dirigente dell'ospedale genovese Gaslini. Editorialista del
quotidiano “La Repubblica”, come scrittore ha firmato,
tra gli altri il libro-denuncia “Camici e pigiami” e il
più recente “La casta bianca”. Ha fondato e
presiede l'onlus Camici & Pigiami (www.camiciepigiami.org)
per “una cultura del dialogo tra chi cura e chi è curato
e la tutela della buona sanità”. Parteciperà alla
serata Marcello Mari, medico geriatra dell'Ospedale di
Valdagno, responsabile dal 2002 del Reparto di Lungodegenza con
attività quotidiana di incontro, cura ed assistenza di
pazienti e familiari che affrontano la fase terminale di malattie
inguaribili, membro del Comitato Etico per la pratica clinica
nell'ULSS 5 e referente aziendale per la valutazione del dolore.
Condurrà l’incontro Marisa Dal Maso, esperta del
mondo socio assistenziale.
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