GRANDI
MOSTRE A VICENZA.
“CINQUE
SECOLI DI VOLTI”
Nel
periodo della mostra la Pinacoteca di Palazzo Chiericati sarà
aperta dalle ore 10 alle 18, dal martedì al giovedì, e
dalle ore 10 alle 20 da venerdì a domenica e
consentirà la visita, oltre che all'esposizione, anche alle
Sale Giuseppe Roi, inaugurate nel maggio scorso. La Pinacoteca sarà
chiusa il lunedì, 24 dicembre compreso, 25 dicembre e 1
gennaio. Aperto invece il 26 dicembre.
L'accesso a Palazzo
Chiericati è compreso nel "Biglietto unico" del
sistema museale civico di Vicenza.
In
concomitanza con la mostra in Basilica Palladiana, la Pinacoteca
civica di Palazzo Chiericati ospiterà dal 3 ottobre al 20
gennaio 2013 la mostra "Cinque secoli di volti".
Una
società e la sua immagine nei capolavori di Palazzo
Chiericati", che sarà allestita negli ambienti a piano
terra e negli spazi suggestivi dei seminterrati palladiani, oggetto
di radicale intervento di recupero e funzionalizzazione che li
renderà per la prima volta pienamente utilizzati, costituendo
dunque una totale novità per il pubblico. La mostra, concepita
come dialogo e risposta all'evento presso la Basilica Palladiana,
prevede una scelta selezion e di ritratti dal XVI al XX secolo
appartenenti alle raccolte civiche. Le prime sale ospiteranno i
ritratti delle aristocratiche famiglie vicentine, tutte legate ai
proprietari del palazzo da rapporti di amicizia o parentela: i Gualdo
e i Valmarana Ippolito Porto, eroe di Mülberg e di Lepanto, il
vescovo Ludovico Chiericati, la poetessa Maddalena Campiglia,
Isabella di Savoia d'Este nella raffinata mise dipinta per lei da
Pourbous. La mostra prosegue attraverso il 1700, con l'Autoritratto
di Louis Dorigny e il ritratto dell'incisore Cristoforo dell'Acqua,
per giungere all'inizio del 1800 con il profilo in marmo di Ottavio
Trento di Antonio Canova. L'Ottocento è rappresentato da opere
del ritrattista Giovanni Busato e da sculture di Maria Scola
Camerini. Il Novecento chiude la rassegna con opere di Alessandro
Milesi, Achille Beltrame, Miro Gasparello, e Ubaldo Oppi. Una
sezione della mostra sarà dedicata a Neri Pozza, di cui
quest'anno ricorre il centenario della nascita, con l'esposizione di
un cospicuo numero di ritratti di sua mano, o appartenenti alla
raccolta d'arte donata al Museo da lui e dalla moglie Lea Quaretti.
L'allestimento della mostra è basato su criteri espositivi di
minimo impatto, ma di alta suggestione, ottenuta con una regia
illuminotecnica di sapore teatrale che, esaltando il potere
evocativo degli spazi, fa emergere dalla penombra i personaggi che,
richiamati in vita da pennellate di luce, ricevono il visitatore in
un incontro informale e diretto.
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