ROSSARANCIO
MANUELA
BEDESCHI DA CLETO MUNARI
ARTISTA
: MANUELA BEDESCHI
INAUGURAZIONE:
GIOVEDI’ 29 NOVEMBRE ORE 18
PERIODO
ESPOSITIVO: 30 NOVEMBRE 2012 – 25 GENNAIO 2013
ORARI:
10.30 12.30 – 14.30 17.30 DAL LUNEDI’AL VENERDI’
INFO:
info@cletomunari.com manuelabedeschi@alice.it
PRESENTAZIONE
DI MARIA LUCIA FERRAGUTI
SEDE
DELLA MOSTRA: STUDIO CLETO MUNARI – PALAZZO FESTA MARZOTTO
VIA
GEN. CHINOTTO 3 – 36100 VICENZA
CATALOGO:
CON TESTO CRITICO DI MARIA LUCIA FERRAGUTI
Da
tempo Manuela Bedeschi indaga la bellezza della luce al neon in opere
dalla stretta relazione con ambienti d’interesse
architettonico. E’ tuttora presente nella facciata della
vicentina Biblioteca Internazionale “La Vigna”
l’installazione che da più di un anno la segna di luce
gialla, sviluppando un dialogo estetico tra interno ed esterno
dell’edificio. Ed è ancora vivo il ricordo
dell’installazione di neon, sempre a Vicenza, realizzata nel
Complesso Monumentale della Chiesa di San Silvestro, mentre la
presenza di neon e plexiglass all’Oratorio dei Boccalotti ha
suscitato un vero richiamo anche per la liricità che
trasmetteva. Coerentemente l’artista nella mostra dal titolo
“Rossarancio – Manuela Bedeschi per Cleto Munari”
conferma la scelta del mezzo artistico della luce al neon e ne
dimostra le possibilità creative nel Palazzo Marzotto Festa,
nello spazio dell’atelier di Cleto Munari, tra forme di
oggetti, che portano la firma del designer dalla notorietà
internazionale. Così in questo luogo d’incontro fra
oggetti d’arte, il neon di Bedeschi, pari ad una linea
pittorica rosso arancio satura di luce, compone scritte, traccia
brevi percorsi nelle pareti, imposta forme architettoniche alla
soglia di una porta, modula superfici pittoriche per comporle nel
risalto di una nuova visione. Ed è per abilità tecnica
e desiderio di sperimentazione che Bedeschi promuove, fra le
collezioni d’alta qualità di Cleto Munari, l’oggetto
d’arte di una sedia e di un tavolino nel protagonismo della
loro struttura in tubolari al neon. Ed è ancora la luce al
neon ad imprimere un senso d’accoglienza nella facciata del
palazzo Marzotto Festa: la riscalda per la corsa delle linee in
giallo arancio rosso nel suo sviluppo dall’andamento lievemente
curvilineo.
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