Rolando
Tessadri
Casa
Gallo. Vicenza
dall’11
settembre al 5 ottobre 2013
inaugurazione
mercoledì 11 settembre 2013 ore 18.30
inaugurazione
mercoledì 11 settembre 2013 ore 18.30
apertura
venerdì, sabato e domenica ore 16.00 – 19.00
catalogo
con testi di Daria Ghirardini e Gabriele Salvaterra
Casa
Gallo
Palazzo
Brusarosco Zaccaria
Contrà
Porta Santa Croce, 3
36100
Vicenza – Italia
Info:
www.lavigna.it/it/
Io
non ho fatto molti lavori ex-novo. Ho messo
a
posto musei e allestito mostre, operando
sempre
in un contesto. Quando il contesto è
obbligato,
forse, il lavoro diventa più facile
Carlo
Scarpa
Tutte
le opere d’arte sono contestuali, non fosse altro che per gli
umori che arricchiscono, disturbano, variano la nostra percezione nel
momento in cui ci accostiamo all’oggetto. Ci sono poi alcuni
artisti per i quali la contestualità diventa un valore
fondamentale, vero perno su cui ruota il lavoro. Rolando Tessadri
(Mezzolombardo, Tn, 1968) da anni porta avanti una rigorosa ricerca
sull’astrazione e sull’analisi degli elementi base della
pittura. I suoi dipinti, fondati sull’organizzazione geometrica
della griglia e su ampie campiture monocrome di volta in volta
impostate secondo diversi equilibri, indagano il potere emozionale
del colore e la sua capacità di stimolare risonanze
nell’osservatore e nello spazio architettonico in cui sono
contenuti.
L’occasione
di questa mostra corrisponde alla visita a uno degli architetti più
importanti del ’900 che ha fatto della contestualità e
dell’arte di creare ambienti uno dei suoi tratti distintivi. Le
opere di Rolando Tessadri vengono infatti allestite negli ambienti di
palazzo Brusarosco a Vicenza, restaurati da Carlo Scarpa tra il 1962
e il 1965 per realizzare la residenza di Ettore Gallo. Casa Gallo è
un’abitazione ma anche uno spazio espositivo e sembra trovare
il suo reale compimento nella capacità di fornire a persone e
opere d’arte il miglior contesto di esistenza. È
un'architettura che si nobilita nell’essere mezzo e che si fa
organismo in grado di accogliere cose e persone. Le Tessiture di
Tessadri si dispongono su queste pareti come ospiti discreti nelle
stanze di un autorevole padrone di casa, condividendo con le
superfici scarpiane questa natura contestuale per cui l’opera
si schermisce della sua centralità per rimandare al suo
intorno, allo spazio, alla luce e all’atmosfera che
contribuisce a creare. La selezione delle opere è stata
guidata dalla ricerca di armonia con lo spazio e dal naturale dialogo
che si è venuto a creare con l’ambiente. La scelta
cromatica dei lavori ha privilegiato i non colori, i bianchi, i
panna, i grigi, che corrispondono all’ultima fase di ricerca di
Rolando Tessadri, sempre più impegnato a portare l’immagine
sulla soglia della visibilità in un processo di continua
purificazione. Queste opere interpretano al meglio anche il tema
della luce, molto caro a Scarpa. Allestite nel suo studio trentino,
le tessiture bianche di Tessadri realizzavano un ambiente niveo e
nebuloso, candido e vibrante. Negli ambienti di Scarpa si trovano a
confronto un maestro che ha fatto della “luce diafana”
indiretta e naturale (pensiamo alla Gipsoteca di Possagno e alla
Fondazione Querini Stampalia a Venezia) una cifra stilistica. Si
tratta di approcci che senza rinunciare alle ragioni della propria
arte e alla centralità del linguaggio trovano proprio in
questo passo indietro una delle ragioni profonde del proprio
fare. Nell’incontro tra queste due personalità
contestuali saranno quindi gli effetti ambientali, luminosi e
atmosferici i veri protagonisti.
(GS)
Rolando
Tessadri è nato nel 1968. Vive e lavora a Salorno, in
provincia di Bolzano. Si è laureato in Conservazione dei Beni
Culturali con una tesi su “Gli scritti cinematografici di
Giulio Carlo Argan”. Fra le mostre personali si segnalano le
seguenti: 2002, Galleria Ennevu , Bologna; 2006, Tessadri –
Fiorucci, Galleria La Liba, Pontedera; 2009, Ragenhaus, Brunico;
2010, Igino Legnaghi – Rolando Tessadri, Galleria Ars
Now Seragiotto, Padova; 2011, Galleria Pananti, Firenze. Ha
inoltre esposto in numerose mostre collettive, fra le quali si
segnalano le seguenti: 1996, Ottantesima mostra collettiva,
Fondazione Bevilacqua La Masa (premio per la copertina del catalogo),
Venezia; 2003, Situazioni – Trentinoarte, MART,
Rovereto; 2008, Aniconica. Nuove presenze nella pittura,
Fondazione Zappettini, Chiavari; Spazio SASS, Trento, Formato Arte
- Capolinea Underground (evento parallelo a Manifesta7); 2010,
Piacere di vederti, Villa Ciani Bassetti, Lasino; Ars Now
For Ethiopya, Galleria Ars Now Seragiotto, Padova; 2011, Castel
Ivano, Ivano Fracena - Spazio Klien, Borgo Valsugana, Le
silenziose vie dell’astrazione (con Mauro Cappelletti,
Ennio Finzi, Carlo Nangeroni, Michele Parisi, Gianni Pellegrini e
Luigi Senesi); 2012, Percorsi, Galleria Ars Now Seragiotto,
Padova; Cantos, Galleria Upload - NeroCubo, Trento Rovereto,
(con Italo Bressan, Giuliano Dal Molin, Giorgio Griffa, Gianni
Pellegrini, Nelio Sonego, Rolando Trenti e Valentino Vago). Del suo
lavoro si sono occupati Fiorenzo Degasperi, Tilly Meazzi, Orietta
Berlanda, Riccarda Turrina, Franco De Faveri, Andrea Viliani, Giorgio
Bonomi, Marinella Caputo, Claudio Cerritelli, Walter Guadagnini,
Federico Mazzonelli, Daria Ghirardini, Gabriele Salvaterra.
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