Incontrare la Danza BUTO

wokshop condotto da Moira Parise

Apuntozeta  
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ARTEMIS presenta:

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sabato 9 novembre ore 14.30/18.30

e domenica 10 novembre ore 10.30/14.30

INCONTRARE LA DANZA BUTO: danzare il vuoto

WORKSHOP condotto da Moira Parise, performer e coreografa

VOLL - via Luca Della Robbia 19 (II piano) – Vicenza

 

Un accenno di storia del Butoh

Il Butoh è una forma di danza contemporanea nata in Giappone alla fine degli anni ’50, attorno alle figure di due grandi danzatori: Tatsumi Hijikata (che con il suo Ankoku Butoh è da molti considerato il principale ideatore del Butoh) e Kazuo Ohno.

Il Butoh nasce in periodo post bellico, in un paese che ancora risente fortemente degli effetti devastanti della guerra e della bomba atomica: è una danza che esprime la “ribellione del corpo” alle atrocità della modernizzazione. Solo negli anni ’80 inizia ad essere conosciuto in Occidente, con l’arrivo in Europa di alcuni danzatori e maestri dal Giappone.

Il Butoh è nato con l’esigenza di rompere con gli schemi della danza tradizionale giapponese e della danza classica e moderna occidentale, e con l’intento di liberare il corpo da qualsiasi condizionamento o restrizione. Questa danza cerca una totale autenticità del movimento.

Lasciare al corpo la possibilità di esprimersi non significa danzare casualmente, significa piuttosto avere consapevolezza del proprio corpo e dello spazio che lo circonda, significa non negarsi i sentimenti, le pulsioni vitali, la forza espressiva, significa dare vita ad un “paesaggio interiore”.

Il Butoh non è una danza esotica, non è ripetizione di gesti bizzarri e movenze strane, non è esibizione e dimostrazione di bravura. È ricerca della verità del proprio corpo, è un modo per risalire alle origini, è danzare la vita nel suo continuo divenire.


Il mio lavoro:

Nei workshop propongo un metodo per far emergere una danza che è latente in ciascuno di noi.

Come prima cosa è importante il desiderio di danzare, di mettere da parte i condizionamenti mentali, lasciando al corpo la sua libertà: il corpo sa quando agire, la sua è una conoscenza profonda, ancestrale.

Il lavoro non prevede la ripetizione di coreografie date. Kazuo Ohno in un testo ormai molto diffuso diceva: “se tu vuoi danzare un fiore puoi mimarlo: sarà un fiore qualunque, banale e per nulla interessante. Ma se poni alla base della tua ricerca la bellezza di quel fiore e le emozioni che evoca nel tuo corpo morto, allora il fiore che crei attraverso la danza sarà vero ed unico e il pubblico sentirà la tua emozione”.

La peculiarità dell’esperienza Butoh sta nella ricerca profonda di verità e onestà nella danza.

Il processo di svuotamento che porta ad una liberazione della mente dal superfluo fa in modo di raggiungere uno stato particolare che permette al corpo di essere attraversato da qualsiasi cosa: un corpo vuoto si apre ad infinite possibilità.

Il laboratorio è così strutturato:

1. Esercizi di riscaldamento e movimento organico. Attraverso linee, cerchi, spirali, impulsi, lasciati ecc. esploreremo una dinamica del movimento.

2. Lavoro per allenare il corpo a cercare risorse non solo nel movimento fisico ma anche attraverso l’immaginazione in un continuo divenire di forme.

3. Fase espressiva: improvvisazione, creazione in gruppo, danzare la propria danza!

 

Per informazioni ed iscrizioni: ecos.moira@libero.it - tel. 333 9461254

Iscrizioni entro mercoledì 6 novembre

 


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