GABRIELLA
BENEDINI
“Scritti a mano”
a
cura di Giovanna Grossato
con
Galleria
d' Arte Nino Sindoni
Presso
Galla Caffe' , primo piano
Libreria
Galla , Vicenza
Scrive
Sandro Parmiggiani dei suoi libri-sculture: “Da vent' anni
Gabriella Benedini ha assunto la forma canonica del libro per dare
vita a opere nelle quali, al posto delle parole, utilizza segni e
colori, umili lacerti di carte e di tessuti, di oggetti di metallo e
di legno, o cose di ancora più tenue consistenza, quali le
piume e i fili. Pittura e scultura s’intrecciano e si saldano
armoniosamente in questi “libri”, che muovono
l’immaginario con la stessa forza e intensità di un
testo poetico.
Per
Gabriella, la forma-libro assume così il valore evocativo di
altre sue predilette creazioni i pendoli del tempo, i goniometri, le
arpe, i sestanti, le costellazioni, le installazioni con resti di
barche nelle quali naturalmente s’incarna l’idea di una
navigazione dentro il tempo e lo spazio, nelle incognite praterie
della terra, del mare, del cielo. Un libro lo si tiene tra le mani,
ma resta uno straordinario strumento per viaggiare nell’altrove,
nelle terre sconosciute cui sempre aneliamo, pur senza mai, forse,
toccarle.”
A
questi lavori Benedini, che è nata a Cremona nel 1932, approda
negli anni più recenti di un lungo percorso artistico iniziato
dopo una formazione presso l’Accademia di Brera, alla metà
degli anni Cinquanta, e dopo un soggiorno a Parigi dove, qualche anno
più tardi, hanno luogo le sue prime importanti personali e le
rassegne collettive. Una serie di viaggi - in Asia, in Africa e nelle
Americhe — saranno poi fondamentali per la sperimentazione di
diverse forme espressive che vanno dalla pittura alla cinematografia
per approdare infine alla scultura. Sensibile interprete dei
materiali e attenta ai suggerimenti che da essi provengono, supera il
vincolo della bidimensionalità giungendo alla raffinata
produzione di libri d’artista di cui la serie Scritti a mano,
presente nella mostra allestita da Galla
Caffè, dal 27 novembre 2013 al gennaio 2014,
e contemporaneamente alla Galleria Nino Sindoni di Asiago, offre una
significativa testimonianza.
G.G.
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