C_eravamo tanto amati

Patrizia Laquidara al Teatro Civico di Schio

Apuntozeta  
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Patrizia Laquidara

in 


 C'ERAVAMO TANTO AMATI 

(canzoni tra onde radio , pellicole ologrammi della nostalgia)


un progetto di  Patrizia Laquidara da un’idea di  Pit Formento

regia di  Mirko Artuso e  Patrizia Laquidara

accompagnata dall' Orchestra dell’accademia musicale di Schio

arrangiamenti e direzione d'orchestra  di  Alfonso Santimone 




16 – 17 – 18 Aprile al teatro Civico di Schio




Per informazioni e biglietti:

>Fondazione Teatro Civico di Schio, Palazzo Fogazzaro - via Pasini 44

Num. Verde 800-601171; info@teatrocivicoschio.it ; www.teatrocivicoschio.it

>IAT Informazioni e Accoglienza Turistica: Tel. 0445.691392



Biglietti disponibili dal 28 marzo:

dal martedì al venerdì dalle ore 9.30 alle ore 13.00

il 28 marzo ore 9.30-13.00 e 16.00-18.30

il 29 marzo dalle ore 10.00 alle ore 13.00

il 2, 3 e 4 aprile anche dalle ore 16.00 alle ore 18.30






UNA CIVICA PASSIONE: TORNA IL TEATRO CIVICO DI SCHIO!


Sono stati necessari dieci anni per permettere ad un teatro glorioso ed antico di tornare in vita ed aprirsi nuovamente alla città. Dieci anni di cantiere di idee e di cantiere reale. Questo percorso ha permesso la riabilitazione del Teatro Civico di Schio, inaugurato nel 1909 e chiuso da oltre 50 anni.

Il ritorno del Civico di Schio dice, in assoluta controtendenza, che il domani si costruisce oggi, consegnando all’intergenerazione (cioè a tutti, ad ogni età) valori solidi (e processi liquidi, immateriali) nella comune certezza dell’importanza dell’azione culturale, dalla più piccola alla più grande.


Ispirandosi alla grande tradizione che ha voluto il Teatro Civico protagonista delle serate di ballo di questa città Patrizia Laquidara intesse un omaggio emozionante che non manca di ironia.

Canta accompagnata da un’orchestra  quel repertorio che riecheggia ancora dei passi di danza, delle storie , dell’immaginario delle generazioni dagli anni ‘30 agli anni ‘60. Riscoprendo gemme quali Come pioveva, Smile, Eclipse, tra Napoli, Pigalle, gli studi EIAR, Baires e Broadway.

In questo  progetto, di cui e’ autrice e in cui affianca Mirko Artuso alla regia, Patrizia ha voluto al suo fianco  il pianista e compositore Alfonso Santimone, nelle vesti di arrangiatore e direttore d’orchestra , esponente, tra l' altro del collettivo musicale El Gallo Rojo.


Storie che parlano di sentimenti, paure e speranze intessute nelle onde radio, delle oscurità e delle rinascite che popolano il mondo del XX secolo, degli echi esotici di ritmi da ballo venuti da lontano e portati dal vento della guerra che si placava in brezza profumata di dolce vita. Storie che facevano sognare intrecciando l'immaginario popolare italiano con le suggestioni del grande cinema hollywoodiano, un'intera generazione ipnotizzata dai passi sinuosi di Ginger e Fred, dal trombone e dallo swing di Glenn Miller, dalla tormentata voce  di Billy Holiday che canta Strange fruit e dall’altra parte dell’oceano l’austera e sofferta femminilità di Edith Piaf musa della sua misteriosa e conturbante Parigi. E pochi lustri prima le stesse generazioni e quelle precedenti inesorabilmente dirette verso il baratro che risucchio' il mondo confortate dalla voce suadente di Vittorio DeSica che canta la sua Mariù, aggrappate all'illusione di una vita fatta di amori spensierati e bel mondo. Le canzoni di quegli anni a ben guardare sono cronaca sublimata in poesia popolare. L'essenza di certo '900....e la nave va.”


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