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LUISA
RAFFAELLI
UTOPIE
PERIFERICHE
28.03.2015
| 20.06.2015
a
cura di Michele
Bramante
Inaugurazione sabato 28 marzo, ore
18-21
catalogo
disponibile in galleria
COMUNICATO
STAMPA
Il
28 marzo si inaugura la mostra personale di Luisa Raffaelli “Utopie
Periferiche”, presso la Galleria La Giarina di Verona che
presenta fotografie, video e installazioni dell’artista
impegnata in una ricerca al confine tra arte e
antropologia. Disobbedendo alle linee guida del pensiero
contemporaneo, che, in fondo, impone di non sognare troppo, Luisa
Raffaelli gioca, al contrario, con le proprie utopie. L'interesse
specifico del suo immaginario è centrato sulle condizioni
ambientali e abitative, nonché sul loro governo attraverso
razionalità e costruzione che codificano il rapporto tra
spirito e natura, tra l'uomo e il proprio ambiente e, ancora, tra
soggetto e soggetto. Nelle zone periferiche, campo
nevralgico degli esperimenti di Raffaelli, le possibilità si
moltiplicano, la lontananza dal controllo centrale diminuisce il
grado di sicurezza, ma gli eventi diventano più imprevedibili
e fecondi. A partire da cellule abitative che innescano
il momento genetico della struttura, Raffaelli sviluppa un composito
tessuto extraurbano che integra nella sua evoluzione tutto il
materiale utile alla sopravvivenza, allo scopo di soddisfare i
bisogni elementari di una cittadinanza ibrida. La lucida
utopia urbanistica di Luisa Raffaelli si misura, così, con la
necessità di equilibrare le tensioni tra l’impulso
spaziale predatorio e il suo controllo, di governare le libertà
disciplinando le pressioni del desiderio e del bisogno, ma
concedendo, allo stesso tempo, spazi per la crescita
spontanea. L’installazione presentata in occasione
della mostra ramifica attraverso gli spazi della galleria,
nutrendosene e colonizzando pareti e interstizi. Fotografia e video
si mescolano al bricolage bioarchitettonico per manifestare desideri
soggettivi e illustrare le variabili dei rapporti relazionali.
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