TRANS-PAESAGGI

Gian Paolo Lucato

Apuntozeta  
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Associazione Pro Loco Sarego

Comune di Sarego



32 Mostra d' Arte


Gian Paolo Lucato


trans-paesaggi

interrogarsi ed interrogare la realtà



a cura di Giuliano Menato


30 Luglio - 16 agosto 2016



Scuola Elementare, via Busentin , Sarego (VI)


Orario: Feriale 20.00 – 22.00

Festivo 19-00 - 22.30







COMUNICATO STAMPA


La mostra s’inaugurerà sabato 30 luglio alle ore 18.00





trans-paesaggi


È la prima volta che a Sarego – giunto alla 32ª edizione delle sue mostre d’arte – viene presentata l’opera di un artista fotografo. Gian Paolo Lucato è uno tra quelli che con più spiccate attitudini sperimentali e con soluzioni di maggiore originalità praticano questo linguaggio. Usa il mezzo fotografico non per riprendere la realtà nella sua materiale evidenza, ma per compiere, a partire da essa, le trasformazioni che l’estro creativo gli suggerisce. I processi praticati sono diversi e di varia natura. Basti pensare alle reazioni spontanee degli elementi chimico-cromatici. Ma l’opera sua è soprattutto il risultato di contaminazioni che avvengono all’interno di immagini analiticamente determinate. A tenere sotto controllo ogni cosa è la mente speculativa dell’artista che segue gli stimoli della sua fervida immaginazione. Il risultato è la rappresentazione di un mondo di ricreata bellezza.


Giuliano Menato



Nell’approfondimento della mia indagine sulla percezione, o meglio della manifestazione della realtà, sto considerando, oltre l’ambiguità dell’immagine fotografica che risiede in superficie: la “Pelle”, anche la profondità. Considero ciò che sta sotto: gli strati, i livelli, i passaggi, i quali determinano la dimensione temporale. Quindi la relazione spazio tempo. Il tempo reso nelle mutazioni, nello specifico il processo fotografico: colore, forma, luce, inversioni (positivo-negativo), la patina del degrado degli elementi chimico-cromatici, insomma: la storia. In questa dimensione “lacero” la superficie incidendo negli strati sottostanti, slabbrando e scoprendo la “carne”. Mentre generalmente il lavoro artistico è quello di costruire, comporre, organizzare gli spazi, costruire un organismo, io, partendo dal finito, da un dato esistente, incido, scavo, scompiglio l’armonia del conosciuto con l’intento di indagare, di “capire” oltre, di interrogarmi sul succedere delle “Cose”, nel coglierne le v a r i a z i o n i e v a r i e t à , n e l p o rmi d a u n a n g o l o s c o n o s c i u t o , imp r o b a b i l e .


Gian Paolo Lucato



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