DINAMICA
ECONOMICA
Viaggio
nell'arte ottico cinetica
23
Marzo – 26 Maggio 2017
Milano,
Via Senato 12
per
visitare la mostra prenotare
telefonando
a Valmore studio d'arte
tel
+39 0444 322 557
Four
Partners celebra 10 anni di attività ospitando presso la
propria sede una collezione di trenta opere rappresentative
dell’arte ottico cinetica curata dalla prestigiosa galleria
Valmore studio d’arte.
.
Tel:
+39 0444 322 557
e-mail
valmore@valmore.it
web
www.valmore.it
ESPOSIZIONE
Il
titolo della mostra si riferisce a un'opera cinetica di Davide
Boriani: “Dinamica economica 1985”. Venticinque monete
si muovono ciascuna a velocità leggermente diversa. Ogni
movimento si ripete dopo un numero di secondi corrispondente a un
diverso numero primo. Di conseguenza le venticinque monete si
ritroveranno tutte nella posizione iniziale dopo un ciclo di 17
anni, 8 mesi, 15 giorni, 4 ore e 24 minuti.
Il
dinamismo di quest'opera fa indubbio riferimento alla variabilità
del mondo economico e introduce al concetto di cinetismo,
caratteristico di un'importante corrente artistica della seconda metà
del ‘900.
In
questa esposizione vengono presentate opere di artisti appartenenti a
diversi Gruppi che, nel decennio fra la fine degli anni ’50 e
’60, mettono al centro della loro ricerca il linguaggio visivo,
i meccanismi della percezione e il movimento. L’Arte Ottica,
conosciuta anche come Optical Art o Op Art e divenuta famosa a
livello internazionale attraverso l’esposizione “The
Responsive Eye” al Museum of Modern Art di New York nel 1965,
si focalizza sul rapporto interattivo che le opere instaurano con
l’occhio dello spettatore. L’Arte Cinetica concentra
l’interesse sull’aspetto dinamico, sul movimento reale
intrinseco all’opera. Entrambe fanno parte dell’Arte
Programmata. La definizione Arte Programmata viene coniata da Bruno
Munari, in occasione dell’omonima mostra organizzata a Milano
nel 1962 per Olivetti (testo del catalogo di Umberto Eco), per
esaltare il concetto di programmazione della struttura dell’opera
che si apre alle infinite stabilizzazioni attivate dal fruitore.
Va
ricordato che gli anni '50 e '60 vedono fervere studi e scritti sui
processi della percezione visiva, gli artisti presentati
sperimentano e attualizzano questi risultati della ricerca e
concepiscono l'opera artistica come dispositivo programmato per
catturare l'occhio dello spettatore e renderlo complice, parte attiva
dell'opera. L’agire artistico non produce quindi più
oggetti ma attiva “processi”, trascinando implicitamente
a forza nel mondo dell’arte il concetto di “movimento”.
Nell’arte cinetica non è più solo lo spazio ad
essere indagato, ma il tempo acquista un significato fondamentale e
con esso l’opera assume una dimensione dinamica.
ARTISTI
PRESENTATI
Alberto
Biasi, Ennio Chiggio e Manfredo Massironi (Gruppo N, Padova) Davide
Boriani (Gruppo T, Milano) MID, Milano (Antonio Barrese, Alberto
Marangoni, Gianfranco Laminarca, Alfonso Grassi) Hugo Demarco (CRAV
– Centre Recherche Art Visuelle, Paris) Joël Stein,
Francisco Sobrino, François Morellet, Yvaral (GRAV –
Group Recherche Art Visuelle, Paris) Dario Perez Flores, Enrique
Careaga (Paris) Marcello Morandini
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