anno 2014 |
L' origine del meraviglioso nella Poetica di Aristotele 
Teoria e contemplazione
Leggendo La Poetica di Aristotele mi sono rimasti impressi alla memoria i seguenti passi dei paragrafi 4, 5 e 9:
par 4: Guardare le immagini diletta per il seguente motivo, perchè capita di apprendere contemplando
par 5: “pensiero” è ciò con cui 1) si manifesta come sia o non sia qualcosa oppure 2) ciò con cui si presenta un concetto in generale. (inserti numerici miei)
“oppure” è alternativo o copulativo? Due sono quindi i tipi di pensiero , o meglio 2 sono i modi di rivelarsi dello stesso pensiero originale (matrice del pensiero)? Il 1)° modo ha a che fare con il manifestarsi all' esistenza o alla non-esistenza dell' Essere , rivelarsi come presenza degli Enti nel loro aspetto contemporaneamente fenomenico e noumenico, più pregnante del mero apparire. Il 2)° modo ha a che fare con l' aspetto razionale del pensare, con il principio di identità e di non-contraddizione, con il principio di necessità (causa-effetto), con la definizione di concetto ( e quindi con gli Universali del pensiero).
Par 9: Lo storico e il poeta .... si differenziano in quanto l' uno narra i fatti accaduti, l' altro quelli che potrebbero accadere. Perciò, la poesia è materia più filosofica ed elevata della storia: la poesia, infatti, tratta specificatamente l' universale, la storia il particolare. E' universale che ad una persona di determinata qualità accada di dire o fare, secondo verosimiglianza o necessità, cose di determinata qualità, fine al quale mira la poesia, imponendo nomi; il particolare, invece, è che cosa Alcibiade fece o che cosa subì.
“che potrebbero accadere” non significa rivelare il futuro; due sono quindi i modi coesistenti e cooperanti del pensiero:
La poesia svela quindi all' uomo l' aprirsi dell' esistente e del non-esistente: ma come? Imponendo nomi. Come dice Holderlin : “Poeticamente abita l' uomo su questa terra”: la poesia avvia quindi l' uomo verso il suo destino, per questo infatti sin dall' infanzia il bimbo sempre chiede : “come si chiama?”. Tutti i bimbi sono poeti. Imponendo i nomi secondo 1) verosimiglianza o 2) necessità. Ancora una volta non vi è “o” avversativo (aut-aut: o l' uno o l' altro) bensì copulativo (vel-vel: l' uno e l' altro insieme)
Ecco il destino dell' uomo : chiamare all presenza del Vero (l' oscuro, trasparente presupposto) la Verità (Aletheia: lo splendore di ciò che appare alla visione e alla parola ) attraverso la duplicità del Pensiero: 1) Poesia e 2) Razionalità. Insieme, sempre sorelle, Indivisibili. Meravigliosamente Una!
Certo: l' uomo è un 1) animale 2) razionale. Animale , ciò che è dotato di anima vivente , necessariamente libera, liberamente necessaria. Oscuro presupposto (il Vero) è quindi Vita: Vita è Poesia. Razionale è ciò che necessariamente consegue, come un destino, come un compimento. Il Demone divide il Tempo, sopra i suoi passi l' uomo cammina. Verso dove? Verso ciò a cui egli più aspira , e che chiama:
il Meraviglioso |