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25

anno 2014




Fare silenzio  di Armando Bertollo
un' ipotesi esoterica

Commento di Sergio Zanone


 




Dio creò principio in

terra la e cielo il

(Genesi, I ver.)


כראשית כרא אלהים : A

את השמם ואת הארצ : B









E' questo il primo versetto della Genesi, che dice: “ Dio creò in principio il cielo e la terra”; come si può osservare, poiché la lingua ebraica si scrive da destra verso sinistra , la frase A significa letteralmente “Dio creò in principio” e la frase B significa “ il cielo e la terra”. Ciò secondo la traduzione canonica , ovverosia letterale; sappiamo però che la lingua ebraica, come la maggiorparte delle lingue antiche, è una lingua “simbolica” dove i singoli caratteri e le parole posseggono proprietà numinose : la medesima proposizione presenta quindi una varietà di sensi la cui interpretazione non può essere legata al caso ma deve essere codificata con estrema precisione dalla Tradizione . La “Parola” è sacra e il suo valore è incommensurabile: infatti Dio creò l' Universo con la Sua Parola ineffabile e misteriosa ; gli scribi e i sapienti di Israele identificarono questa Parola divina con il Sacro Alfabeto. Eugenio Jacobitti sostenne un' ipotesi affascinante (pag 29 -30) : egli pose in correlazione la mistificazione della Parola originaria con la diaspora, la babele delle lingue e dei costumi : metafora della distruzione del ponte che unisce Divini e Mortali . Per ritrovarsi: il movimento della Divinità: l' esondazione della Parola vivente conservata nella profondità delle acque purificatrici , il Diluvio Universale – battesimo del Mondo - ; il movimento dell' Umanità: il Cammino verso il Linguaggio (cfr. Heidegger) alla ricerca della Parola . Babele, Babilonia : iniziò qui il destino dell' Ebreo errante, il pellegrino condannato ( o eletto?) all' eterna ricerca della Parola da sempre uccisa sulla croce (tetragramma): come un bambino, egli deve imparare questa Lingua dell' Eternità in un viaggio necessariamente senza fine . “La parola ...probabilmente origina dal discorrere di Eva col serpente, e per aver parlato Dio li scaccia dal paradiso. La scrittura, lettera, in ebraico : אות tiene la sigla del marchio impresso a Caino da Dio dopo la uccisione di Abele” .(Il Sacro nelle antiche scritture, Eugenio Jacobitti, F.lli Melita Editori).Si noti: א aleph ( corrisponde alla lettera “a”) è la prima lettera dell' alfabeto ebraico e ת tau ( corrisponde alla lettera “th”) è la ventiduesima ed ultima lettera: ו vau (cfr. latino vel) è la lettera che unisce ; ne consegue che il simbolo אות unisce aleph e tau e quindi contiene in sè l' intero alfabeto . L' alfabeto ebraico termina con la lettera ת tau che simbolicamente rappresenta la Croce, o contrassegno , o impronta : “simbolizza le impronte originarie nel mondo fenomenico, l' impronta lasciata da una persona durante la vita, il segno inalterabile della Giustizia ...ed è legata a tutto ciò che permette all' anima di ritrovare sé stessa, di riconoscere la propria appartenenza al mondo spirituale ...ed è l' ultima lettera, a significare che il fine dell' uomo è morire...quando muta di intenzione, la tau si cambia in ט ted ( cioè si capovolge e allora designa la distruzione) che significa mano, o serpente; la ted ha la forma di un vaso, e perciò viene collegata al concetto di “contenuto” “contenente” e al concetto di pace. Pertanto simbolizza la forma vera nascosta nella materia (cfr. Bohme) ( l' anima è come l' acqua contenuta in un vaso). Di conseguenza rappresenta l' anima nascosta nel corpo nonché la pace fra gli elementi del Creato” (L' Alfabeto Ebraico, Gabriele Mandel, ed. Mondadori).




Se analizziamo la poesia Fare silenzio (parte II) di Coordinate possiamo vedere che essa possiede la forma di una mano con la parola impronta nel centro: questa poesia è costituita cioè da tau e da ted cioè da un vaso contenente una croce ( tetragramma) ovverosia da una Mano che porge una Parola. E questa parola può essere di Pace o di Distruzione. Se confrontiamo l' alfabeto ebraico con quello greco , topologicamente l' aleph corrisponde alla lettera alfa e la lettera tau alla lettera omega : quindi , prima ed ultima lettera, inizio e fine (ovverosia destino del Mondo, destino dell' uomo) in greco si scrive alfa-omega ed in ebraico aleph-tau; ora , è singolare la particolare somiglianza morfologica che intercorre tra la lettera tau ebraica e la lettera omega greca:



ת tau    Ω omega



Secondo la Psicogenesi dell' alfabeto di Alfred Kallir la lettera omega è una lettera di speranza per l' uomo e per il creato poiché possiede la forma del ventre materno gravido ; entrambe queste lettere, tau ed omega, rappresentano l' elemento di passaggio, la “porta”: si aprono (cioè contengono in “potenza”) alla rigenerazione spirituale e/o corporale. Ritorniamo ora alla poesia di Bertollo, e precisamente alle parole :




come impronta

sospesa

sul materno

vuoto

circoscritto




L' impronta , la lettera tau, appare come l' immagine dell' embrione in gestazione all' interno dell' utero della madre : embrione della Parola, se è vero che si tratta del corpo della voce; la gestazione linguistica si eleva, tuttavia, ad un livello cosmogonico: infatti il materno vuoto circoscritto rende sublime l' idea della gastrula embrionale ( impronta a forma di omega) nel liquido amniotico ( materno vuoto) a sua volta protetto dal sacco embrionale (circoscritto) : è questo un esempio evidente del concetto di viaggio sul “promontorio dell' Idea” espresso nella Post-fazione di Gio Ferri in Ribeltà/Esperienza del Linguaggio. Ebbene, la poesia Fare silenzio (parte II) è una struttura irradiante simile all' echinoderma, all' ostrica che contiene la perla , al fiore di loto che si apre sulla superficie delle acque : è una immagine affine all' archetipo della rinascita. Dalla possibilità di concepire questa poesia come lettera ט ted contenente la lettera ת tau, estrapoliamo l' importante significato simbolico della forma in potenza (potenza intrinseca ) e della forma in atto (potenza estrinseca), cioè della manifestazione “magica” dell' energia attraverso la parola poetica. Facciamo una premessa: nel racconto Biblico della sfida magica tra Mosè ( il “salvato dalle acque” , personaggio affine alla nostra impronta e alla Parola crocifissa) e i sacerdoti del Faraone, ricordiamo come Mosè tenesse in mano una verga : quando la gettava a terra , essa si trasformava in un serpente e quando la raccoglieva per la coda essa ritornava ad essere verga. Il rapporto tra serpente e mano-serpente è equivalente al rapporto tra potenza estrinseca e potenza intrinseca e al rapporto tra la lettera ebraica צ zadich ( tz, la zeta) che significa serpente e la lettera ט ted ( pag. 13) che significa alternativamente mano e/o serpente ( cfr. la differenza tra lingua Caldea ed Ebraica antica):




Diventa immediatamente evidente come il serpente corrisponde , nella poesia di Bertollo, all' anima (contenuta nel vaso) e alla verga,croce (tenuta in mano), cioè all' impronta che quando esce dalla mano diventa manifesta, visibile; in quanto parola : udibile, significante:




l' impronta, ת tau ,

la potenza della Parola,

è la potenza trattenuta o rilasciata, nascosta o manifesta:

il silenzio o il suono



In uno studio precedente avevo già evidenziato come la poesia Fare silenzio (parte I) corrispondesse alla figura del serpente; il passaggio consecutivo dalla poesia Fare silenzio (parte I) alla poesia Fare silenzio (parte II ) misura il passaggio dal Suono al Silenzio, non esaurendo l' energia bensì , al contrario, concentrandola.


Ritorniamo ora al primo verso della Genesi che è la prima Parola di Dio: “Dio creò in principio il cielo e la terra”. L' incipit del Vangelo di S. Giovanni Apostolo, di sapore gnostico (la gnosi alessandrina), sviluppò questo versetto in modo prospettico : le 3 Persone della SS. Trinità sembrano coordinate , proiezioni spaziali , x – y – z, della vibrazione di un oltre tempo : “ In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio”. I Padri della Chiesa e Santi come Agostino e Girolamo non sempre furono esattamente d' accordo sul significato da attribuire ai singoli termini .E' interessante il significato dogmatico ( “Il Sacro nelle antiche scritture”, Fratelli Melita Editori, pag 115 – 118) estrapolato da Jacobitti, che presenta notevoli affinità con l' idea espressa da Bertollo in Coordinate:


per Cielo שמם è da intendersi desolazioni/solitudini

per Terra  ארצ è da intendersi vacuità determinata


Lo spazio bianco della pagina , la matrice fisica di Coordinate di Galleggiamento è il Cielo delle desolazioni e solitudini , dell' oltre tempo, del fondo dell' anima; dice Meister Eckhart: superata la “porta” dell' essere, “là Egli è solo nel suo silenzio”: “Quando prendiamo Dio nell' essere, lo prendiamo nel suo sagrato, perchè l' essere è il suo sagrato, in cui abita ... l' intelletto è il tempio di Dio : Dio è un intelletto che vive nella conoscenza di se stesso, che permane solo in se stesso, là dove mai niente lo tocca , perchè là egli è solo nel suo silenzio. (Sermone Quasi stella matutina, La Nobiltà dello spirito, SE Edizioni ) ; e ... Ho parlato di una potenza dell' anima nella sua prima effusione, essa non coglie Dio in quanto è buono; non coglie Dio in quanto è verità, ma penetra fin nel fondo e continua a cercare, e coglie Dio nella sua unità e nella sua solitudine; coglie Dio nel suo


sentire

la vibrazione

di

un

oltre tempo


prima

oltre

la madre



Per quanto riguarda la Terra, Jacobitti così si esprime: Presentandosi così lo inizio creativo inducente un vacuo determinato in una vastità infinita, ed essendo vacuo in latino il vuoto in mezzo ad un corpo e valere sino ad indicare l' utero, resta il concetto di aver determinato Dio nell' infinito Suo corpo un universo finito; questo rappresentabile come un immenso utero dove deposita il Suo volere creativo ( l' impronta sospesa) e da cui deriva tutto il compreso universale. (pag . 115)



come

impronta

sospesa

sul

materno

vuoto

circoscritto




La derivazione della vita da “ciò che non può essere espresso in termini di pensiero” e pertanto dicesi “Infinito”, è descritta, ad esempio, in “La mia ri-beltà”, (Da Ribeltà/Esperienza del linguaggio) dove il non-pensiero diventa pensiero vivificante:


A-logia bi-logia bio-logia

della terra

circo-scritta




E' ora possibile identificare il parallelismo che intercorre tra i versi di Bertollo tratti da Ri-beltà e quelli di Coordinate:





A-logia bi-logia bio-logia     e     come impronta sospesa

della terra               e       sul materno vuoto

circo-scritta            e             circoscritto





L' impronta sospesa trasforma il non-pensiero in pensiero che dona vita : l' impronta , la potenza della Parola, è come vento che soffia nel cielo , sospeso sopra la superficie delle acque , cioè sopra la Terra in quanto vacuità determinata :


Lo Spirito di Dio aleggiava sulle acque”.


Con il Cielo e Terra appare in modo evidente l' originaria differenziazione dell' “Infinito “ nel principio maschile e nel principio femminile , già preannunziata dalla interpretazione sacra della prima parte del versetto (“In principio Dio creò”) in cui lo Jacobitti pose in evidenza la presenza del Tetragramma della Divinità e , da che si inizia la Bibbia, della SS. Trinità:


כר אשית כר אלהים

Dio creò principio in



scomposto nel senso sacro significa:




אלהים     Dio

א    Uno

כר     Figlio

    אשית     Creatrice

כר    Creatore



e questo per leggersi interamente deve comporsi di quattro designazioni e due ripetizioni:”




אשית     Creatrice

כר    Creatore

כר    Figlio

אשית    Convivio





Il Tetragramma: “In Uno indissolubile il Padre e la Madre”, il Figlio e lo Spirito Santo in quanto relazione, poiché “la parola שית Convivio, lo “stare insieme della prima ed ultima Cena”, è identica a convocati, convocazione קרא, da che lo Spirito Santo קר, uno א.





Creatore e Creatrice – Sposo e Sposa – Biancosole e Biancaneve :






questo è il percorso mistico dalla Terra verso il Cielo , cioè dal basso verso l' alto che Coordinate ci indicano (come dice Rudolf Otto in Mistica Orientale e Mistica Occidentale, Se Edizioni, nel passo della “Via dell' anima” di Eckhart: “Si potrebbe quasi dire che il centro della mistica di Eckhart sia una “mistica dell' anima”: una misticizzazione dell' anima cui si lega una misticizzazione di Dio. O, ancora, che in lui la speculazione proceda in modo del tutto netto non dall' alto al basso, ma dal basso all' alto”, pag 97 ) , verso il luogo degli “Eterni Connubi, poiché la Terra è impedita agli auto-connubii fuor che con la Luna e il Sole, e sarà ad essa necessario ottenere i congiungimenti per Volontà dell' Uomo.”(Il sacro nelle antiche scritture, E. Jacobitti, F.lli Melita ed. pag 118).