anno 2014 |
Fare silenzio 
di Armando Bertollo
un' ipotesi esoterica Commento di Sergio Zanone
Dio creò principio in terra la e cielo il (Genesi, I ver.)
כראשית כרא אלהים : A את השמם ואת הארצ : B
E' questo il primo versetto della Genesi, che dice: “ Dio creò in principio il cielo e la terra”; come si può osservare, poiché la lingua ebraica si scrive da destra verso sinistra , la frase A significa letteralmente “Dio creò in principio” e la frase B significa “ il cielo e la terra”. Ciò secondo la traduzione canonica , ovverosia letterale; sappiamo però che la lingua ebraica, come la maggiorparte delle lingue antiche, è una lingua “simbolica” dove i singoli caratteri e le parole posseggono proprietà numinose : la medesima proposizione presenta quindi una varietà di sensi la cui interpretazione non può essere legata al caso ma deve essere codificata con estrema precisione dalla Tradizione . La “Parola” è sacra e il suo valore è incommensurabile: infatti Dio creò l' Universo con la Sua Parola ineffabile e misteriosa ; gli scribi e i sapienti di Israele identificarono questa Parola divina con il Sacro Alfabeto. Eugenio Jacobitti sostenne un' ipotesi affascinante (pag 29 -30) : egli pose in correlazione la mistificazione della Parola originaria con la diaspora, la babele delle lingue e dei costumi : metafora della distruzione del ponte che unisce Divini e Mortali . Per ritrovarsi: il movimento della Divinità: l' esondazione della Parola vivente conservata nella profondità delle acque purificatrici , il Diluvio Universale – battesimo del Mondo - ; il movimento dell' Umanità: il Cammino verso il Linguaggio (cfr. Heidegger) alla ricerca della Parola . Babele, Babilonia : iniziò qui il destino dell' Ebreo errante, il pellegrino condannato ( o eletto?) all' eterna ricerca della Parola da sempre uccisa sulla croce (tetragramma): come un bambino, egli deve imparare questa Lingua dell' Eternità in un viaggio necessariamente senza fine . “La parola ...probabilmente origina dal discorrere di Eva col serpente, e per aver parlato Dio li scaccia dal paradiso. La scrittura, lettera, in ebraico : אות tiene la sigla del marchio impresso a Caino da Dio dopo la uccisione di Abele” .(Il Sacro nelle antiche scritture, Eugenio Jacobitti, F.lli Melita Editori).Si noti: א aleph ( corrisponde alla lettera “a”) è la prima lettera dell' alfabeto ebraico e ת tau ( corrisponde alla lettera “th”) è la ventiduesima ed ultima lettera: ו vau (cfr. latino vel) è la lettera che unisce ; ne consegue che il simbolo אות unisce aleph e tau e quindi contiene in sè l' intero alfabeto . L' alfabeto ebraico termina con la lettera ת tau che simbolicamente rappresenta la Croce, o contrassegno , o impronta : “simbolizza le impronte originarie nel mondo fenomenico, l' impronta lasciata da una persona durante la vita, il segno inalterabile della Giustizia ...ed è legata a tutto ciò che permette all' anima di ritrovare sé stessa, di riconoscere la propria appartenenza al mondo spirituale ...ed è l' ultima lettera, a significare che il fine dell' uomo è morire...quando muta di intenzione, la tau si cambia in ט ted ( cioè si capovolge e allora designa la distruzione) che significa mano, o serpente; la ted ha la forma di un vaso, e perciò viene collegata al concetto di “contenuto” “contenente” e al concetto di pace. Pertanto simbolizza la forma vera nascosta nella materia (cfr. Bohme) ( l' anima è come l' acqua contenuta in un vaso). Di conseguenza rappresenta l' anima nascosta nel corpo nonché la pace fra gli elementi del Creato” (L' Alfabeto Ebraico, Gabriele Mandel, ed. Mondadori).
Se analizziamo la poesia Fare silenzio (parte II) di Coordinate possiamo vedere che essa possiede la forma di una mano con la parola impronta nel centro: questa poesia è costituita cioè da tau e da ted cioè da un vaso contenente una croce ( tetragramma) ovverosia da una Mano che porge una Parola. E questa parola può essere di Pace o di Distruzione. Se confrontiamo l' alfabeto ebraico con quello greco , topologicamente l' aleph corrisponde alla lettera alfa e la lettera tau alla lettera omega : quindi , prima ed ultima lettera, inizio e fine (ovverosia destino del Mondo, destino dell' uomo) in greco si scrive alfa-omega ed in ebraico aleph-tau; ora , è singolare la particolare somiglianza morfologica che intercorre tra la lettera tau ebraica e la lettera omega greca:
ת tau Ω omega
Secondo la Psicogenesi dell' alfabeto di Alfred Kallir la lettera omega è una lettera di speranza per l' uomo e per il creato poiché possiede la forma del ventre materno gravido ; entrambe queste lettere, tau ed omega, rappresentano l' elemento di passaggio, la “porta”: si aprono (cioè contengono in “potenza”) alla rigenerazione spirituale e/o corporale. Ritorniamo ora alla poesia di Bertollo, e precisamente alle parole :
come impronta sospesa sul materno vuoto circoscritto
L' impronta , la lettera tau, appare come l' immagine dell' embrione in gestazione all' interno dell' utero della madre : embrione della Parola, se è vero che si tratta del corpo della voce; la gestazione linguistica si eleva, tuttavia, ad un livello cosmogonico: infatti il materno vuoto circoscritto rende sublime l' idea della gastrula embrionale ( impronta a forma di omega) nel liquido amniotico ( materno vuoto) a sua volta protetto dal sacco embrionale (circoscritto) : è questo un esempio evidente del concetto di viaggio sul “promontorio dell' Idea” espresso nella Post-fazione di Gio Ferri in Ribeltà/Esperienza del Linguaggio. Ebbene, la poesia Fare silenzio (parte II) è una struttura irradiante simile all' echinoderma, all' ostrica che contiene la perla , al fiore di loto che si apre sulla superficie delle acque : è una immagine affine all' archetipo della rinascita. Dalla possibilità di concepire questa poesia come lettera ט ted contenente la lettera ת tau, estrapoliamo l' importante significato simbolico della forma in potenza (potenza intrinseca ) e della forma in atto (potenza estrinseca), cioè della manifestazione “magica” dell' energia attraverso la parola poetica. Facciamo una premessa: nel racconto Biblico della sfida magica tra Mosè ( il “salvato dalle acque” , personaggio affine alla nostra impronta e alla Parola crocifissa) e i sacerdoti del Faraone, ricordiamo come Mosè tenesse in mano una verga : quando la gettava a terra , essa si trasformava in un serpente e quando la raccoglieva per la coda essa ritornava ad essere verga. Il rapporto tra serpente e mano-serpente è equivalente al rapporto tra potenza estrinseca e potenza intrinseca e al rapporto tra la lettera ebraica צ zadich ( tz, la zeta) che significa serpente e la lettera ט ted ( pag. 13) che significa alternativamente mano e/o serpente ( cfr. la differenza tra lingua Caldea ed Ebraica antica):
Diventa immediatamente evidente come il serpente corrisponde , nella poesia di Bertollo, all' anima (contenuta nel vaso) e alla verga,croce (tenuta in mano), cioè all' impronta che quando esce dalla mano diventa manifesta, visibile; in quanto parola : udibile, significante:
l' impronta, ת tau , la potenza della Parola, è la potenza trattenuta o rilasciata, nascosta o manifesta: il silenzio o il suono
In uno studio precedente avevo già evidenziato come la poesia Fare silenzio (parte I) corrispondesse alla figura del serpente; il passaggio consecutivo dalla poesia Fare silenzio (parte I) alla poesia Fare silenzio (parte II ) misura il passaggio dal Suono al Silenzio, non esaurendo l' energia bensì , al contrario, concentrandola.
Ritorniamo ora al primo verso della Genesi che è la prima Parola di Dio: “Dio creò in principio il cielo e la terra”. L' incipit del Vangelo di S. Giovanni Apostolo, di sapore gnostico (la gnosi alessandrina), sviluppò questo versetto in modo prospettico : le 3 Persone della SS. Trinità sembrano coordinate , proiezioni spaziali , x – y – z, della vibrazione di un oltre tempo : “ In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio”. I Padri della Chiesa e Santi come Agostino e Girolamo non sempre furono esattamente d' accordo sul significato da attribuire ai singoli termini .E' interessante il significato dogmatico ( “Il Sacro nelle antiche scritture”, Fratelli Melita Editori, pag 115 – 118) estrapolato da Jacobitti, che presenta notevoli affinità con l' idea espressa da Bertollo in Coordinate:
per Cielo שמם è da intendersi desolazioni/solitudini per Terra ארצ è da intendersi vacuità determinata
Lo
spazio bianco della pagina , la matrice fisica di Coordinate
di Galleggiamento è il Cielo delle desolazioni e
solitudini , dell' oltre tempo, del fondo dell' anima;
dice Meister Eckhart: superata la “porta”
dell' essere, “là Egli è solo nel suo
silenzio”: “Quando prendiamo Dio nell' essere, lo
prendiamo nel suo sagrato, perchè l' essere è il
suo sagrato, in cui abita ... l' intelletto è il tempio di
Dio : Dio è un intelletto che vive nella conoscenza di se
stesso, che permane solo in se stesso, là dove mai niente
lo tocca , perchè là egli è solo nel suo
silenzio. (Sermone Quasi stella matutina, La Nobiltà dello
spirito, SE Edizioni ) ; e ... Ho parlato di una potenza dell'
anima nella sua prima effusione, essa non coglie Dio in quanto è
buono; non coglie Dio in quanto è verità, ma
penetra fin nel fondo e continua a cercare, e coglie Dio nella
sua unità e nella sua solitudine; coglie Dio nel suo
sentire
la
vibrazione
di
un oltre
tempo prima oltre
la
madre
Per
quanto riguarda la Terra, Jacobitti così si esprime:
Presentandosi così lo inizio creativo inducente un vacuo
determinato in una vastità infinita, ed essendo vacuo in
latino il vuoto in mezzo ad un corpo e valere sino ad indicare
l' utero, resta il concetto di aver determinato Dio nell'
infinito Suo corpo un universo finito; questo rappresentabile
come un immenso utero dove deposita il Suo volere creativo (
l' impronta sospesa) e da cui deriva tutto il compreso
universale. (pag . 115) come
impronta sospesa sul materno vuoto circoscritto
La
derivazione della vita da “ciò che non può
essere espresso in termini di pensiero” e pertanto dicesi
“Infinito”, è descritta, ad esempio, in “La
mia ri-beltà”, (Da Ribeltà/Esperienza del linguaggio) dove il non-pensiero diventa
pensiero vivificante: A-logia
bi-logia bio-logia della
terra circo-scritta
E'
ora possibile identificare il parallelismo che intercorre tra
i versi di Bertollo tratti da Ri-beltà e quelli
di Coordinate: A-logia
bi-logia bio-logia
e come impronta sospesa della
terra e
sul materno vuoto
circo-scritta
e
circoscritto L'
impronta sospesa trasforma
il non-pensiero
in pensiero che dona vita : l' impronta ,
la potenza della Parola, è come vento che
soffia nel cielo , sospeso
sopra la superficie delle acque , cioè sopra la
Terra in quanto vacuità determinata :
“Lo
Spirito di Dio aleggiava sulle acque”.
Con
il Cielo e Terra appare in modo evidente l' originaria
differenziazione dell' “Infinito “ nel
principio maschile e nel principio femminile , già
preannunziata dalla interpretazione sacra della prima parte del
versetto (“In principio Dio creò”) in cui lo
Jacobitti pose in evidenza la presenza del Tetragramma della
Divinità e , da che si inizia la Bibbia, della
SS. Trinità:
כר
אשית כר
אלהים
Dio
creò principio in
scomposto
nel senso sacro significa:
אלהים
Dio
א
Uno
כר
Figlio
אשית
Creatrice
כר
Creatore
“
e
questo per leggersi interamente deve comporsi di quattro
designazioni e due ripetizioni:”
אשית
Creatrice
כר
Creatore
כר
Figlio
אשית
Convivio
Il
Tetragramma: “In Uno indissolubile il Padre e la Madre”,
il Figlio e lo Spirito Santo in quanto relazione, poiché
“la parola שית
Convivio,
lo “stare insieme della prima ed ultima Cena”,
è identica a convocati, convocazione קרא,
da che lo Spirito Santo קר,
uno א”. Creatore
e Creatrice – Sposo e Sposa – Biancosole e
Biancaneve :
questo
è il percorso mistico dalla Terra verso il Cielo , cioè
dal basso verso l' alto che Coordinate ci indicano (come
dice Rudolf Otto in Mistica Orientale e Mistica Occidentale,
Se Edizioni, nel passo della “Via dell' anima” di
Eckhart: “Si potrebbe quasi dire che il centro della
mistica di Eckhart sia una “mistica dell' anima”: una
misticizzazione dell' anima cui si lega una misticizzazione di
Dio. O, ancora, che in lui la speculazione proceda in modo del
tutto netto non dall' alto al basso, ma dal basso all' alto”,
pag 97 ) , verso il luogo degli “Eterni Connubi, poiché
la Terra è impedita agli auto-connubii fuor che con la
Luna e il Sole, e sarà ad essa necessario ottenere i
congiungimenti per Volontà dell' Uomo.”(Il sacro
nelle antiche scritture, E. Jacobitti, F.lli Melita ed. pag
118). |
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