La teoria della percezione secondo Wim Wenders. Nel nuovo "stato delle cose" anni 90, un cultore appassionato
dell´immagine confronta questa sua fonte di sapere e di potere con le possibilità del dipingere, l´architettura,
il design, la fotografia, il video, la scrittura; si consulta con Godard e filma Yamamoto; analizza
"Il cielo sopra Berlino" e sfoglia i suoi appunti per "Fino alla fine del mondo", ripercorrendo l´avventura di
un´arte in trasformazione. Intanto cadono i muri e si ridisegnano le frontiere, e lo specialista di "road¬movies",
il cantore vagabondo di tante città è risospinto alla ricerca delle proprie radici e di un´identità nazionale:
inseguendo un´estetica del futuro, ci racconta dunque, per sequenze spezzate, una storia. Narrare potrebbe anche
essere la salvezza. Ma nel tempo dell´alta definizione e della registrazione digitale, in un mondo sommerso da
un´overdose di visioni, costretto a ritmi sempre pił veloci, le immagini offriranno ancora garanzie di verità? |