Da Logoshima (Firenze 1988)




Infatti

Infatti
si muove ¬ guarda ¬
parla, ride
infatti, è tutto vivo
anche l´ultima vite
(guarda: ingoia la sua
tonnellata d´aria/
	  la bava leviga
	  un suo bacio al tempo).

Sempre, infatti, corre
su	        su           con moto
        giù                  rapido, infatti
come nel suo
tellurico letto limo d´amore
quando lei, nudanuda
si offre a dono
e la sanno –¬perché la sanno
loro ¬ nella loro
gola golosa
la discreta vanità della cosa
ma lievi lievi,
		   e lievi
		   quasi
bambini di qualcosa, dell´equivoco:






Poesia (laboratorio di)

Tu splendida
mente nero di crosta
o punto;
l´urgenza
giglio vulva parola
grumo o grasso
sparsi in barbagli d´ali:






 Soliloquio d´estate in piazza Oca


Si apre: da qui non c´è cosa che possa
assomigliarle: in limine gira nel suo oro
di cubi e cubi d´ore col vivo¬viso coperto
di sponsor: qui nel veneto
le vesciche crescono a dismisura:
per spiegarle mi sforzo, non è facile
specie dopo un´ernia al senso, un dietrofront
senza riva, un girarsi sottosopra
un rivoltarsi pedalando come un ladro sulle leggi
		     sur le leg
			     gi¬gi
			             tanti (ora virtú):
due ostie a settimana fanno
cinquantaquattro paia l´anno, l´una dopo l´altra
e un po´ di¬vino e un po´ no
per digerire: una serie semiseria e un miserere
	            l´unzione la poppa gli ancamass¬media
		 la pietas filosofica: oh bella!

Due punti per illuminarti gli occhi
per aprire l´abisso, due unti vicini
sul tram amm, nel vuoto della città
crivellata di: vecchietti¬parcheggio per nipoti
	             poeti da van¬guarda¬chi¬c´è (chi? Boh!)
ed infinite altre volte sconvolte
ad una ad una adunate, in fila:
la farmacìa è nuda, oggi,
sete d´amor¬fina e la notte
sirene fauni satiri ed altro:
	  giornalisti fiuto¬di¬cane e
	  altro: altro giro in piazza Oca
al numero novanta dove si vince (elenco dei premi):

mi sono sposato tre volte:
la prima a mezzo sesto, le altre alte
come sanmarco in lag´una (la seconda) e la terza
volta mi girai di scatto
fotografandomi: