L´opera di Hölderlin rappresenta un momento decisivo per comprendere l´antica conflittuatità tra poesia e
pensiero già denunciata da Platone. I saggi che compongono il volume sono un´approssimazione all´universo
hölderliniano a partire da una serie di interrogativi: il rapporto con l´antico e la configurazione della
modernità, l´identità del poeta, la possibilità di una poetologia aperta, la filosofia del tragico, la dialettica
di mito e demitizzazione. Con Hölderlin, Eraclito e Celan la poesia si prospetta come mimesis del possibile, una
configurazione di senso perennemente costruibile e mai definitiva sull´identità dell´uomo.
Andrea Mecacci insegna Estetica presso la facoltà di Architettura dell´Università di Firenze. Ha trascorso periodi di
ricerca presso L´Università di Tubinga e la Georgetown University di Washington. È autore del volume Hölderlin e i
greci (Pendragon, 2002). Ha curato l´edizione di opere di Cassirer e Gadamer.
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